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Stadio della Roma a #Fiumicino, ecco dove si può fare. Pronti 7 milioni di metri cubi

23 febbraio 2017 | 18:29
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Nessuna area in mano a costruttori romani, Cosa e quanto prevede il Piano Regolatore

Il Faro on line – Tutti parlano della possibilità di fare lo stadio della As Roma a Fiumicino, ma in pochi conoscono le carte. Il Faro on line è andato a spulciare in Comune e – guardando sulle scrivanie del settore Urbanistica – ha cercato di saperne di più insieme ai tecnici.

I proprietari

Intanto è uscito fuori che nei 350 ettari liberi a disposizione (dunque più dei 300 fino a oggi dichiarati pubblicamente) insistono diversi proprietari. “Ma nessuno – chiarisce il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, riconducibile a Caltagirone, né ad Erasmo Cinque né ad altri costruttori romani né alle proprietà degli Sforza Cesarini. Lotti in mano a proprietari “normali”, dunque.

Di più. Due aree sono in liquidazione, e dunque i Commissari liquidatori hanno tutto l’interesse a vendere per ricavare quel profitto necessario a ripianare le situazioni in sospeso.

L’area che potrebbe ospitare il cantiere è il cosiddetto Quadrante Ovest, alle spalle del centro commerciale Da Vinci, adiacente all’aeroporto, segnato come confini da una ferrovia e dall’autostrada.

Ettari e cubature

Ma entriamo nel dettaglio dei numeri, che fa “paura”. Il comparto più grande è il “Comparto 65, di 76 ettari non residenziali; può sviluppare da Piano regolatore 971.782 metri cubi. Accanto c’è il comparto 66, di 50 ettari; lì sono sviluppabili 360.000 metri cubi. Poi ancora il comparto 70, di 25 ettari, che sviluppa 16.070 metri cubi. Tutte zone ad oggi completamente vuote.

In più c’è la cosiddetta area artigianale, che copre altri 120 ettari (comparti 13, 14a, 14b, 15, 16a, 16b, 17 e 18) che essendo calcolati in capannoni, prevedono la misura in metri quadrati: 232.917. Se sviluppati in metri cubi, sarebbero altri 2 milioni circa.

E c’è ancora la piattaforma logistica, dove peraltro è già previsto il terminal ferroviario che potrebbe collegare con il cuore di Roma. Anche lì si parte da un calcolo di metri quadrati per arrivare a sviluppare circa 4 milioni di metri cubi.

Calcolatrice alla mano, ci sarebbero a disposizione oltre 7 milioni di metri cubi, una cifra infinitamente superiore a quella necessaria per lo stadio e le opere connesse. Anche in termini di ettari siamo ampiamente al di sopra dei 150 ettari (di cui 62 ad aree pubbliche) previsti per Tor di Valle.

I vincoli

Anche nel territorio di Fiumicino insistono dei vincoli, ma sono meno invasivi del famoso R4 (rischio morte) che c’è a Roma. Quel vincolo R4 infatti, nel Quadrante Ovest, è quasi inesistente, mentre ci sono sacche di vincoli meno drammatici (R2 e R3) comunque affrontabili in maniera relativamente facile. Ma il punto della questione è che ci soni almeno 150 ettari senza alcun vincolo di nessun tipo, esattamente quelli che servirebbero alla Roma.

Le infrastrutture

Quanto alle infrastrutture, già esistono due autostrade (la Roma-Fiumicino e la Roma-Civitavecchia), la ferrovia (più l’ipotesi un nuovo raccordo, su un tratto già esistente e poco utilizzato, che potrebbe arrivare fino a San Pietro) e, ovviamente, l’aeroporto. Si tratterebbe di predisporre alcuni svincoli, ma nulla di trascendentale sotto il profilo urbanistico.

Certo il progetto andrebbe rivisto, dunque non potrebbe essere preso da Roma e, come con un lucido trasparente, appoggiato su Fiumicino. Non foss’altro perché se le due torri avevano un senso in quanto incastonate in un tessuto ormai urbanizzato, a Fiumicino ci sarebbe spazio per allargarsi, e con l’aeroporto internazionale Da Vinci vicino sarebbe impossibile alzare costruzioni verso l’alto più di quanto non sia già stato fatto a Parco Leonardo. Ma con le cubature a disposizione, non sono certo questi i problemi…