Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’

24 novembre 2017 | 17:21
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Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’
Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’
Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’
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Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’
Fiumicino, pericolo e degrado al parco di Passoscuro, Crescere Insieme ‘Siamo il bancomat di Fiumicino’

Roberto Severini denuncia l’assenza di servizi di manutenzione, pulizia e sicurezza pubblica nel nord del comune.

Fiumicino – “Giochi rotti, pedane antiscivolo ormai inservibili, alberi pericolanti, pesanti transenne di ferro in bilico e malferme. Il parco pubblico di Passoscuro è uno schifo. Lasciato in balìa di se stesso.” Denuncia Roberto Severini, presidente dell’associazione Crescere Insieme.

“Di notte ritrovo di sbandati – continua Severini – e di giorno lasciato nel più completo abbandono. Sono anni che la ProLoco locale denuncia questa situazione ma a nessuno importa. Eppure lì troneggia la statua di Salvo D’Acquisto. Quel parco è proprio dedicato a quell’eroe che ogni anno festeggiamo con tanto di musica e fanfare per poi dimenticarcene i restanti mesi.

“Non bastasse, l‘ex fermata Cotral proprio di fronte si è trasformata in un ritrovo di fortuna di un senza tetto. Anche questa situazione già più volte segnalata ai servizi sociali che sembrano ogni volta cadere dal pero: con questo freddo chi si prende la responsabilità della salute di questa persona?

“È chiaro – continua il Presidente di Crescere Insieme – che il profondo nord del comune di Fiumicino continui a non rientrare nei piani di nessuna amministrazione. Serviamo solo a pagare le tasse che finiscono chissà dove.

Non un’opera. Non un plesso scolastico realizzato. Non meritiamo nemmeno la manutenzione più spicciola. Qualche consigliere di maggioranza utilizzava spesso questo slogan quando era in opposizione: ‘siamo il bancomat di Fiumicino’.

“Sono passati molti anni – conclude Severini – ma la sostanza non cambia. Serve una rivoluzione vera. Dobbiamo scendere in campo in maniera attiva per portare i problemi del nord in consiglio e far approvare soluzioni vere. Degli slogan siamo stanchi”.

(Il Faro on line)