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Terracina, scovata banda criminale accusata di frode e furto

22 dicembre 2017 | 06:30
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Terracina, scovata banda criminale accusata di frode e furto

Le indagini hanno avuto inizio con il furto di un portafoglio la primavera scorsa.

Terracina – La questura di Latina ha concluso un’attività investigativa denunciando due 35enni, lui di origini napoletane e lei romene, accusati di reati di frode informatica, riciclaggio e furto con destrezza.

Un portafoglio rubato

Le indagini hanno avuto inizio a seguito del furto di un portafoglio rubato la scorsa primavera all’interno di un negozio di abbigliamento di Terracina, che conteneva, oltre ad una somma di denaro in contanti, alcune carte di credito e di pagamento.

Dopo la denuncia sporta dalla vittima del furto, è stata avviata un’attività investigativa condotta tramite il tracciamento delle operazioni finanziarie effettuate con una delle carte di credito derubate, che era stata utilizzata immediatamente dopo dai malfattori, il tutto prima che venisse bloccata dalla titolare.

Gli accertamenti hanno così permesso di appurare che in brevissimo tempo la carta di credito era stata utilizzata per trasferire fraudolentemente del denaro a favore di una carta prepagata sulla quale, con cadenza quasi quotidiana, arrivavano anche altre copiose operazioni a credito, per totali di migliaia di euro. Tutti soldi che, come scoperto dai carabinier nel corso delle indagini, provenivano da carte di credito rubate.

Il modus operandi

La ricostruzione dei dati bancari, unita alle immagini estrapolate dai circuiti di videosorveglianza dei luoghi interessati, ha consentito alla squadra anticrimine del commissariato di Terracina di ricostruire il ‘modus operandi‘ già adottato dagli stessi indagati a Roma e provincia.

La donna, in ogni immagine acquisita, appariva sempre semi nascosta da un cappello a falde larghe e grandi occhiali. Subito dopo il furto, era lei che provvedeva a trasferire su carte di pagamento dotate di codice iban, intestate a terzi complici, cospicue somme di denaro.

Le indagini condotte dal commissariato di Terracina hanno dato luogo a un quadro indiziario completo grazie al quale i magistrati hanno chiesto e ottenuto dal g.i.p. la custodia cautelare in carcere nei confronti della donna romena. Sono tuttora in corso accertamenti volti a verificare la riconducibilità di altri episodi analoghi allo stesso gruppo criminale.

(Il Faro on line)