Staccano il respiratore ad Alfie, il papà parla ai medici del suo ritorno a casa
Il giudice d’appello britannico Anthony Hayden aveva autorizzato i medici dell’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool a staccare la spina. I genitori hanno praticato al piccolo la respirazione bocca a bocca per tutta la notte.
Liverpool – I genitori di Alfie Evans incontreranno i medici responsabile dell’Alder Hey Hospital di Liverpool per discutere del ritorno del piccolo a casa,dopo l’ultimo ‘no’ di ieri della Corte d’Appello di Londra a un trasferimento in Italia.
Lo ha annunciato fuori dall’ospedale papà Tom, aggiungendo che il bambino continua a respirare, nel terzo giorno di distacco dalla ventilazione assistita permanente, “senza deterioramento” delle sue condizioni, anche se stamane appare “un pò debole” e non si è svegliato.
Londra, padre di Alfie denuncerà medici
Ilpadre di Alfie Evans, ha minacciato di denunciare i tre medici dell’ospedale Alder Hey di Liverpool, di “cospirazione per omicidio“.
Il dettaglio è emerso durante l’udienza alla Corte suprema su una richiesta di trasferimento del bambino all’ospedale Bambin Gesù di Roma, poi bocciata.
Intanto, riferisce Sky News, di fronte all’ospedale si è radunata una folla di persone che continua a pregare per Alfie.
Ripristinata l’alimentazione assistita
Ripristinata dopo 36 ore l’alimentazione assistita al piccolo Alfie Evans nell’ospedale Alder Hey di Liverpool. Il piccolo, contro le previsioni dei medici, è entrato secondo nel giorno di vita dopo il distacco della ventilazione meccanica. Lo ha comunicato il papà. “Alfie – ha aggiunto – resiste ancora bene come può. Sta lottando e continua a non soffrire, non ha apnee né dà segno di provare dolore“.
Il padre di Alfie: ‘Nuovo ricorso in appello per portarlo in Italia’
I genitori di Alfie Evans hanno annunciato un nuovo ricorso in appello contro la decisione di ieri del giudice dell’Alta corte britannica Anthony Hayden di dire ‘no’ al trasferimento del piccolo da Liverpool a un ospedale italiano. L’appuntamento è per oggi pomeriggio.
Papà Tom fa intanto sapere che il bimbo “continua a lottare” e ora respira bene malgrado il distacco dalla ventilazione assistita, mentre conferma che ieri notte lui e mamma Kate hanno dovuto praticargli inizialmente anche la respirazione bocca a bocca.
Alfie “è stato tenuto senza nutrizione per 23 ore. Come questo può essere umano? Dove è la sua dignità?”, ha scritto in un post il padre del bambino, Thomas Evans. Nel post Evans afferma anche come dopo circa 24 ore dal distacco dei macchinari, Alfie stia continuando a lottare per vivere”.
I medici britannici dell’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool frenano sulla richiesta del giudice Hayden di valutare se consentire di far tornare Alfie Evans a casa con i genitori dopo il distacco dai macchinari salvavita e la sua inattesa resistenza.
“Ci vorranno almeno 3-5 giorni per decidere, comunque al momento è impossibile per l’ostilità” dei manifestanti che protestano dinanzi all’ospedale, fa sapere il team che lo ha in cura. “Abbiamo sinceramente paura”, aggiunge uno dei medici.
Al Bambino Gesù sono pronti per accogliere Alfie, ma il giudice dice no
“Ho parlato poco fa con Thomas, il padre di Alfie. In questo momento Alfie ha la mascherina per l’ossigeno però c’è bisogno di trasportarlo” A parlare è la presidente dell’ospedale pediatrico della Santa Sede, Bambino Gesù, Mariella Enoc a una nota emittente radiofonica.
“Poco fa ho parlato con l’ambasciatore Trombetta a cui ho detto che l’Equipe del Bambino Gesù è allertata e pronta a partire in pochi minuti. Il ministro Pinotti si sta attivando per dare l’aereo. La situazione va risolta in poco tempo” – conclude la Enoc.
No all’Italia, l’ultimo capitolo della storia
Il giudice britannico Anthony Hayden ha confermato il ‘no’ al trasferimento del piccolo Alfie Evans in Italia, chiudendo l’udienza di oggi come “l’ultimo capitolo nella storia di questo straordinario bambino”. Un verdetto che non apre spiragli neppure alla richiesta del legale dei genitori di riesaminare l’opzione italiana fra un paio di giorni nel caso in cui i medici di Liverpool non consentano a papà Tom e mamma Kate di riportare almeno il bambino a casa: come lo stesso giudice ha chiesto loro di valutare, seppure senza obblighi.
Ma, come detto, i genitori hanno proposto un nuovo ricorso.
Il post della mamma
“Ad Alfie è stato assicurato l’ossigeno e l’acqua! E’ sorprendente. Non importa cosa accadrà, ha già dimostrato che i medici si sbagliano“. Lo scrive in un post la mamma di Alfie, Kate James. “Va ancora avanti.Resiste bene come può Avremo bisogno che riceva assistenza” presto, dice il papà del piccolo. A suo parere,i medici dell’Alder Hey Hospital di Liverpool, che hanno chiesto e avuto il via libera a staccare la spina dalla giustizia britannica nonostante la volontà contraria dei genitori e le proteste, pensavano a un esito veloce.
Almost 7 hours and he’s still breathing!!! What a true fighter??
Un post condiviso da ??Alfie Evans Official Page?? (@alfiesarmy) in data:
Nel post della mamma di Alfie, sono pubblicate due foto del piccolo. Nella prima foto si vede il bambino senza cannule per l’ossigeno in braccio alla madre, nella seconda foto Alfie ha invece le cannule nasali per l’apporto di ossigeno. La madre, Kate James, ha espresso la propria gioia per la possibilità data ad Alfie di poter usufruire dell’ausilio per l’ossigenazione con un post in cui campeggiano vari cuoricini e che si conclude con la frase “Quanto è bello”. La macchina per la ventilazione respiratoria è stata staccata ad Alfie ieri sera, all’incirca alle 22.30 ora inglese,
Il piccolo Alfie sarebbe ancora vivo a 9 ore dal distacco del respiratore, avvenuto ieri sera alle 22.30 ora inglese. Lo confermerebbero fonti vicine alla famiglia. Le stesse fonti rendono noto che i genitori del piccolo gli avrebbero praticato la respirazione bocca a bocca per tutta la notte, non potendo più il bambino ricevere ossigeno dalle macchine. Sarebbero, secondo quanto si apprende, ancora in corso i contatti diplomatici con l’obiettivo di riattaccare in extremis il respiratore al piccolo Alfie.
Il caso
Il giudice d’appello britannico Anthony Hayden aveva autorizzato i medici dell’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool a staccare la spina dei macchinari che tengono in vita il bimbo di 23 mesi Alfie affetto da una malattia neurologica degenerativa sconosciuta e incurabile. I genitori avevano chiesto la sospensione del distacco, dopo che era stato respinto l’ultimo ricorso, per trasferirlo a Roma dato che ad Alfie è stata concessa la cittadinanza italiana.
Alfie: l’ospedale, ‘non rilasciamo alcun bollettino’
Nessun bollettino nelle prossime ore dall’ospedale pediatrico Alder Hey di Liverpool sul caso drammatico del piccolo Alfie Evans. “Non rilasceremo alcun bollettino medico per rispetto della privacy di Alfie e della sua famiglia”, fa sapere oggi la direzione sanitaria, dopo aver ‘saltato’ il previsto aggiornamento informativo annunciato ancora ieri sera per le 7 di stamane. Fonti mediatiche inglesi confermano intanto che ad Alfie viene ora dato l’ossigeno, ma che non è stato riattaccato ai macchinari salvavita.