Punti di primo intervento, dalla provincia di Latina la battaglia per scongiurare la chiusura
La lotta per i punti di primo intervento non conosce colore politico. In arrivo una mozione che impegni Zingaretti a far pressioni al Ministero.
Latina e provincia – La provincia pontina si prepara a dare battaglia in consiglio regionale. Il motivo? I punti di primo intervento – 7 strutture su 12 totali in Regione insistono sul territorio di Latina e dintorni – e il decreto ministeriale varato dal precedente governo che ne prevede la chiusura entro l’anno.
Nei comuni interessati – Cori, Sezze, Priverno, Sabaudia, Gaeta, Minturno e Cisterna – i sindaci e i relativi consigli comunali si sono riuniti per capire le eventuali mosse utili per scongiurare la chiusura. Perché quella per i punti di primo intervento è una lotta che non conosce colore politico: dal Pd alla Lega tutti i partiti sono scesi in campo per dare man forte alla causa.
La prima iniziativa che sarà portata avanti, proposta durante la commissione regionale sanità, sarà una mozione che impegni Zingaretti e la sua giunta a fare pressioni sul Ministero affinché tali strutture possano restare al servizio dei cittadini.
Ma non solo: Angelo Tripodi, che guida il gruppo regionale della Lega, intende incontrare personalmente il ministro della Salute Giulia Grillo.
Dal canto suo, invece, il consigliere regionale del Pd Salvatore La Penna fa notare come, in realtà, gran parte dei punti di primo intervento fossero in origine fossero dei veri e propri ospedali poi riconvertiti e che chiuderli definitivamente per trasformarli in un’ambulanza medicalizzata rappresenterebbero un duro colpo per i residenti.
Sottolinea, infine, il consigliere regionale Pino Simeone: “Noi andiamo avanti e non ci fermeremo, irremovibili sulla decisione di bloccare ogni offerta al ribasso nella nostra sanità.”
(Il Faro on line)