Ardea, sempre più una discarica a cielo aperto. Ora i rifiuti in strada provengono anche da altri comuni
Il Consigliere Raffaella Neocliti, denuncia un grave illecito in fatto di inquinamento ambientale…e i rifiuti sembrerebbero provenire da altri Comuni
Ardea – Certo che l’attenzione su Ardea, anziché essere puntata sulle bellezze naturali, culturali e storiche che il territorio offre, per ovvie ragioni, è sempre rivolta a tutto quello che di brutto si vorrebbe eliminare e che non si riesce a debellare, in particolare riguardo l’emergenza rifiuti ed il degrado ambientale che il paese sta accusando, passivamente e giornalmente.
Vuoi per una “maleducazione” di alcuni soggetti che vi risiedono ed anche per alcuni che vengono da fuori, vuoi per una gestione amministrativa che sembrerebbe non riuscire a dare equilibrio ad un Comune che lamenta molte mancanze, soprattutto in termini di servizi pubblici, Ardea sta diventando una discarica a cielo aperto, dove chiunque e non solo da parte di chi risiede nel territorio rutulo ma, anche da chi vive fuori zona, c’è la cattiva abitudine di abbandonare in strada rifiuti di ogni genere, tra l’altro, anche in tratti di passaggio come ad esempio quelli in bellavista sul lungomare di tor San Lorenzo (Località Le Salzare), incrementando lo stato di “crisi” in cui verte il Comune di Ardea.
E’ di questa mattina la segnalazione del Consigliere Raffaella Neocliti (PPA), che denuncia l’ennesimo illecito ambientale.
“Caro sindaco, – scrive Neocliti sulla sua pagina social di Facebook – questa mattina invece di andare al mare, ti invito a fare un tour nel tuo paese. Nel piazzale lido delle salzare hanno scaricato direttamente da Fiumicino, frigobar d’albergo, con tanto di listini. Credo che amare il proprio paese significhi anche punire questi schifosi che a quanto pare usano Ardea come discarica. Puoi risalire, se ti interessa farlo, al proprietario di questi elettrodomestici. Saprai meglio di me che per smaltirli l’albergatore avrebbe dovuto portarli in discarica con bolla. Spero tu intervenga subito, ti ho dato nome e cognome del trasgressore. Stiamo posando noi per tutto questo!!!!!
Sindaco inizia a fare le denunce, o non ti interessa del tuo paese!”
E’ fuori dubbio che si è raggiunto un limite oltre il quale la pazienza dei cittadini inizia a risentirne oltre misura. E’ arrivato il momento di agire. Le istituzioni preposte debbono intervenire per scongiurare tali scempi ambientali e far si che questi terminino presto, assicurando i trasgressori alle autorità competenti e soprattutto, bonificando le aree prese d’assalto da persone senza scrupoli, mantenendo, altresì, alta l’attenzione sul territorio, monitorandolo, magari con personale di sorveglianza, non solo con la polizia locale ma, con l’ausilio della protezione civile, delle guardie ecozoofile e perché no, anche attraverso dei “segnalatori” che il comune potrebbe individuare ed incaricare tra i cittadini.
Oramai è emergenza a tutti gli effetti ed i tempi non sono più tanto larghi da permettere di studiare a fondo il problema per trovare soluzioni. Occorrono soluzioni, concrete e pratiche, subito, perché rimandare a “domani” sarà troppo tardi e allungare i tempi di intervento, rischia di far cadere Ardea e l’intero territorio nel baratro, dal quale sarà difficilissimo risalire.
(Il Faro on line)