Delitto di Fiumicino, nuovi sopralluoghi alla palestra frequentata da Tanina

19 ottobre 2018 | 10:39
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Delitto di Fiumicino, nuovi sopralluoghi alla palestra frequentata da Tanina
Delitto di Fiumicino, nuovi sopralluoghi alla palestra frequentata da Tanina
Delitto di Fiumicino, nuovi sopralluoghi alla palestra frequentata da Tanina

Ulteriori accertamenti dei Carabinieri nella palestra di via Federigo Martinengo.

Fiumicino – Nuovo sopralluogo dei Carabinieri stamattina nella palestra frequentata da Maria Tanina Momilia a Fiumicino. I militari dell’Arma si sono recati all’interno dell’edificio per cercare ulteriori tracce che possano aiutare a ricostruire nei dettagli la vicenda dell’omicidio di Tanina.

La gazzella dei carabinieri è ferma davanti all’ingresso a sbarrare l’accesso, mentre gli uomini del Reparto Investigativo Speciale di Roma stanno effettuando all’interno quelli che  – in gergo tecnico – vengono definiti “accertamenti irripetibili” a scopo di indagine: la confessione del personal trainer – che si era costituito nei giorni scorsi – non ha dunque bloccato le indagini che continuano ad andare avanti.

Si cercano per il momento riscontri alla dichiarazioni del reo confesso nel quadro dell’omicidio che vede una sola persona protagonista del delitto. Rimane al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi – comunque non suffragata da dichiarazioni ufficiali da parte degli investigatori – sulla presenza di un complice. Sul posto sono presenti l’avvocato della parte lesa Anna Maria Anselmi e Cristian Milita, avvocato del personal trainer.

Oggi, venerdì 19 ottobre 2018, i funerali di Tanina

I funerali di Maria Tanina Momilia si svolgeranno oggi, venerdì 19 ottobre, alle ore 15 nella chiesa S. Paola Frassinetti, in via G.Frassinetti a Fiumicino. La salma, per volere dei familiari, non sarà esposta; dunque nessuna camera ardente sarà allestita.

La vicenda

Nella serata di domenica 7 ottobre, il marito di Tanina aveva denunciato la scomparsa della donna, lanciando un appello sui social (leggi qui). Il giorno dopo, in via Castagnevizza, all’Isola Sacra, in un canale di bonifica, il corpo della 39enne, è stato ritrovato senza vita.

L’ipotesi della caduta accidentale è stata scartata dopo l’analisi del medico legale, spingendo gli inquirenti a seguire la pista dell’omicidio. Un sospetto confermato successivamente dall’autopsia: Maria Tanina è stata uccisa con un colpo alla nuca.

I medici del Gemelli hanno infatti confermano che la morte della donna è sopraggiunta a seguito dello sfondamento del cranio dalla parte della nuca, con un oggetto contundente.

Il fatto che sia un oggetto compatibile con un bilanciere da body building o qualcosa di molto pesante, ha condotto le indagini nella palestra che la vittima frequentava (leggi qui).

I sopralluoghi

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia, a cui è stata affidata l’indagine dalla Procura di Civitavecchia, hanno compiuto diversi sopralluoghi: dapprima sul canale di via Castagnevizza, dove la donna è stata ritrovata senza vita (leggi qui).

Poi, per diverse volte, nella palestra frequentata dalla vittima. La struttura, dopo il terzo sopralluogo, è stata messa sotto sequestro (leggi qui).

Le indagini si sono quindi concentrate nell’abitazione del personal trainer, l’unico sospettato iscritto nel registro degli indagati. In via Valderoa, sono stati due, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, i sopralluoghi delle forze dell’ordine (leggi qui).

La confessione

Aalla base dell’omicidio ci sarebbe un movente sentimentale. L’uomo avrebbe infatti raccontato di aver avuto con la donna una relazione che intendeva troncare, mentre – sempre stando alle parole dell’indagato – sembrerebbe che lei non volesse accettare la fine della loro storia. Sarebbe così nata una discussione all’interno della palestra, domenica mattina, degenerata nell’omicidio (leggi qui).

Per dovere di cronaca, va ricordato che le prove si formeranno in Tribunale, e che fino alla eventuale sentenza di condanna, l’uomo va considerato “presunto” omicida. Così come va sottolineato che le indagini non si fermano alla confessione, ma ripartono proprio da questa.