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Ostia, Carlo Bonini: “Daphne uccisa per il mestiere che faceva: la giornalista d’inchiesta”

20 gennaio 2019 | 11:55
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Ostia, Carlo Bonini: “Daphne uccisa per il mestiere che faceva: la giornalista d’inchiesta”

Carlo Bonini autore de “L’isola assassina” incontra i lettori allo stabilimento Bungalow per parlare delle inchieste scottanti della giornalista Daphne Caruana Galizia e della sua fine orribile

Ostia – Un uditorio attento e partecipe ha accolto Carlo Bonini per il sesto appuntamento di Ostia incontra l’autore inverno. I lettori hanno seguito con indignazione la vicenda di una giornalista d’inchiesta uccisa dagli interessi internazionali narrata dall’autore del volume “L’isola assassina: la sfida di Daphne al cuore corrotto dell’Europa”.

Daphne Caruana Galizia è morta a Bidnija, a nord di Malta, uccisa da una bomba che ha fatto saltare in aria la sua Peugeot 108 quando era appena uscita di casa. Il figlio Matthew, raggiunto dal boato nella sua stanza, è stato il primo a raggiungere il posto dell’esplosione. Daphne aveva cinquantatré anni, un marito e tre figli, ed era una delle giornaliste più famose a Malta, per via delle sue inchieste sull’evasione fiscale internazionale, che hanno legato l’isola ai Panama Papers. Non è ancora noto il nome di chi ha ucciso Daphne, nonostante gli inquirenti dell’isola abbiamo arrestato tre persone e inquisite altre dieci . Ma la sua storia getta luce su una verità fino a oggi ignorata, una verità scomoda che l’Europa preferisce non vedere. Malta è “lo Stato nel Mediterraneo che fa da base pirata per l’evasione fiscale nell’Unione europea”, ha scritto la giornalista nei suoi Maltafiles. Poco più grande dell’isola d’Elba, Malta ha iscritti nei registri della camera di commercio locale 53.247 società e 581 fondi di investimento. Negli ultimi dieci anni ha drenato all’economia dell’Unione europea 8,2 miliardi di euro. Carlo Bonini si mette sulle tracce delle indagini di Daphne per riprendere le fila della coraggiosa inchiesta internazionale che ha rivelato il centro di un sistema inquietante di elusione fiscale, corruzione e crimine organizzato. E nella ricostruzione della storia tragica di una grande giornalista mostra che il cuore corrotto dell’Europa si trova nella sua periferia, eppure riguarda il giro d’affari di tutta l’Unione. La storia di Daphne è la storia di Malta e del marcio che la politica europea preferisce ignorare.

Purtroppo, le trame che hanno portato alla morte di una intrepida giornalista restano ancora avvolte nella nebbia dell’incertezza.

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Il giornalismo oggi è l’antidoto di questo passaggio epocale in cui per la prima volta si concepisce e addirittura si prospetta come orizzonte possibile una nuova forma di democrazia illiberale – sostiene Bonini – Quello che voglio dire è che non è data una democrazia in un buono stato di salute, sana e trasparente in cui non ci sia un giornalismo vivo e vitale, libero. Il libro è un omaggio alla memoria non solo di una giornalista uccisa ma è un gesto concreto per mantenere vivo e difendere il significato del mestiere che faccio“.

Da sinistra, Terry D'Antoni (Quelli che la cultura...), Carlo Bonini e Sabrina Deligia (Ostia incontra l'autore)

Da sinistra, Terry D’Antoni (Quelli che la cultura…), Carlo Bonini e Sabrina Deligia (Ostia incontra l’autore)

I prossimi appuntamenti con Ostia incontra l’autore, e con le degustazioni di Ostia a tavola con i prodotti ittici del Borghetto dei Pescatori e del Porto-Canale di Fiumicino, si terranno sabato 9 febbraio, ore 11.00, al Guerrino Beach con Melania Mazzucco, sabato 16 febbraio, ore 11.00, allo Sporting Beach con Pupi Avati e sabato 23 febbraio, ore 11.00, a La Capannina con Massimo Lugli e Antonio Del Greco.