Ostia Comune, presentata la proposta di legge di iniziativa popolare
Il comitato promotore di Ostia Comune ha presentato alla Regione Lazio la richiesta di indire il referendum consultivo. Obiettivo 10mila firme
Roma – La proposta di Ostia Comune adesso è un atto amministrativo concreto. Da ieri è sul tavolo della Segreteria Generale Regionale la richiesta di legge di iniziativa regionale per indire il referendum consultivo utile a separare amministrativamente il Lido e Ostia Antica da Roma.
La richiesta è stata presentata giovedì 30 maggio dal gruppo di lavoro del Comitato promotore di Ostia Comune. Ne fanno parte Cristiano De Cupis, Flavio Coppola, Antonio Caliendo, Franco De Luca e Massimo Bareato. Renzo Pallotta, tra i fondatori del Comitato, si è dissociato dal comitato promotore. Era assente Riccardo Maiani, un altro dei fondatori del movimento come associazione Insieme X il Comune.
L’iniziativa promossa dal comitato promotore “ProgettoComune” in collaborazione con l’associazione Insieme X il Comune, ha come scopo quello di iniziare l’iter procedurale per indire il Referendum che porterà L’autonomia di Ostia. I passaggi saranno semplici, al prossimo consiglio regionale utile verrà fatta lettura della proposta di legge, cosi da avviare la raccolta firme sul territorio utile per tale scopo. Da quel momento ci vorranno sei mesi per raccogliere 10000 firme che poi serviranno, dopo i passaggi in commissione regionale, a far approdare la legge in aula del consiglio per indire il referendum.
“Dopo mesi di studio, supportati dal comitato dei 100 e da tante figure professionali, abbiamo terminato lo studio di fattibilità che richiedeva la norma regionale. Tra i tanti studi fatti, abbiamo approfondito il patrimonio immobiliare, il piano di trasporto pubblico locale, una relazione socio economica con dati incrociati tra vari enti ed una previsione di bilancio, certificato da un professionista abilitato, che ha consentito cosi di attivare il percorso per l’istituzione del comune di Ostia“. Così in una nota Flavio Coppola presidente del comitato promotore.
“Adesso servirà l’aiuto di tutti – prosegue Coppola – Dobbiamo promuovere i banchetti per la raccolta firme, istituire punti di informazione sulla trasparenza della legge, narrano cosi a tutta la nostra comunità i numerevoli vantaggi che tale iniziativa assumerà. Già da oggi ricordiamo che con la riforma della Città Metropolitana, l’idea di un comune metropolitano potrà essere un viatico di sviluppo per un pezzo di territorio abbandonato da anni e senza via di uscita. Ringrazio infine i compagni di viaggio di questo lungo percorso di studio Antonio, Franco, Massimo, Cristiano che hanno consentito di poter iniziare questo straordinario viaggio che vedrà tutta la cittadinanza protagonista.”
I confini dell’ipotesi di Ostia Comune sono costituiti dal mare, dal Tevere e dalla “linea d’acqua” dell’entroterra che prende il nome prima di Fosso del Dragoncello e poi Canale della Lingua. E’ bene ricordare che la delimitazione di un’amministrazione devono essere definiti da confini fisici. In questo modo il possibile Comune di Ostia avrebbe una superficie di quasi 5.500 ettari e, ad oggi, una popolazione di circa 100.000 abitanti costituita dai residenti di Ostia, Ostia Antica, Stagni i vari consorzi di Canale della Lingua e la parte bassa dell’Infernetto. All’interno anche il sistema di parchi pubblici della Riserva del Litorale: Castelfusano, Procoio e Acque Rosse.
Al momento contro l’ipotesi si sono schierati il M5S e i vertici regionali del Pd. Favorevoli la Lega, che però pensa al distacco dell’intero X Municipio, e Fratelli d’Italia. Già nel 2017 un gruppo promotore, costituito da Andrea Garelli, Italo Mannucci e Domenico Stamato, ha ottenuto l’autorizzazione alla raccolta di firme finalizzate all’indizione del referendum per il distacco del X Municipio da Roma ma non se ne è fatto nulla.