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Lana di vetro abbandonata a Fiumicino, la Fivra: “Non sono rifiuti pericolosi”

10 giugno 2019 | 06:35
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Lana di vetro abbandonata a Fiumicino, la Fivra: “Non sono rifiuti pericolosi”

Le Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate condannano l’abbandono di rifiuti e ricordano che le lane minerali non sono un materiale pericoloso (tantomeno “tossico”), nemmeno quando diventano un rifiuto

Fiumicino – La Fivra (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate), l’associazione dei principali produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento), in merito all’articolo “Petrarca (Fratelli d’Italia): lana di vetro abbandonata da mesi, un pericolo per salute ed ambiente” (clicca qui) condanna l’abbandono di rifiuti e ricorda che gli stessi devono essere gestiti conformemente alla legislazione. E sottolinea: le lane minerali non sono un materiale pericoloso (tantomeno “tossico”), nemmeno quando diventano un rifiuto”.

Infatti la Iarc (International Agency for Research on Cancer), massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le lane minerali nel gruppo 3, ovvero “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani” (cfr. “insulation glass wool” e “rock (stone) wool” clicca qui).

L’Unione Europea mantiene una classificazione più cautelativa, ma anch’essa riconosce che le lane minerali sono sicure se conformi alla “Nota Q” (ovvero bio-solubili, come quelle prodotte dai soci Fivra clicca qui).

Come conseguenza di ciò, le lane minerali commercializzate in Europa non hanno associato alcun codice di pericolo.
Tutti i rifiuti da demolizione sono rifiuti speciali; alcuni sono pericolosi, altri non lo sono.

Per quanto sopra detto, i rifiuti costituiti da lane minerali dovrebbero essere sempre classificati non pericolosi; a volte sono classificati pericolosi, non perché lo siano veramente, ma perché si è persa ogni documentazione a riguardo e, per semplicità, si preferisce evitare di svolgere i necessari test per caratterizzare correttamente il rifiuto. In tali casi, in via cautelativa, li si classifica come pericolosi.

Tutto ciò è stato confermato dal documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (Fav) – Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute“, approvato dalla Conferenza Stato/Regioni, su proposta del Ministero della Salute, in data 10 novembre 2016 (clicca qui).

(Il Faro online)