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Aumento delle tariffe di Acqualatina? Il “no” dei Sindaci dell’Ato 4

27 luglio 2019 | 12:00
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Aumento delle tariffe di Acqualatina? Il “no” dei Sindaci dell’Ato 4

I Sindaci dell’Ato 4 hanno votato, all’unanimità, una delibera che impedisce alle tariffe di Acqualatina di subire aumenti o mutamenti.

Latina, Aprilia, Bassiano, Formia, Ponza e Ventotene – “Per la prima volta, in data odierna – ieri per chi legge -, la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 4 ha votato una deliberazione riscritta dagli stessi Sindaci e dai loro delegati, al fine di impedire, da un lato, nuovi aumenti tariffari a carico delle utenze, dall’altro l’adozione mascherata di atti e documenti mai approvati in tale sede.

Durante la stessa seduta è stato, inoltre – fanno sapere in una nota congiunta i Primi cittadini di Latina, Aprilia, Bassiano, Formia, Ponza e Ventotene – rilanciato con forza l’impegno di tutti i presenti per la pubblicizzazione della gestione del servizio idrico: in tal senso il Presidente della Provincia Carlo Medici si è impegnato a riconvocare la Conferenza entro il prossimo mese di settembre.

Finalmente si è tracciata una linea di demarcazione netta rispetto al passato, quando i Sindaci venivano chiamati a ratificare decisioni prese in altri sedi, sempre e solo a favore del gestore Acqualatina e quasi mai considerando la qualità del servizio e le esigenze degli utenti.

La proposta di deliberazione, votata all’unanimità dai 23 Comuni presenti, (anche questa una novità), aldilà dei colori politici rappresentati, ha letteralmente rimodulato la proposta presentata venerdì scorso.

Quella votata oggi – sempre ieri per chi legge – non comporta alcun aumento né mutamento della tariffa in vigore e conferma espressamente la deliberazione n. 17 adottata dalla Conferenza dei Sindaci in data 20/12/2016.

Sono stati, infine, eliminati allegati che avrebbero riconosciuto ad Acqualatina dei costi per “eventi eccezionali”, che, in realtà, riguardavano la crisi idrica verificatasi nell’estate 2017 nel sud pontino e nella zona dei Monti Lepini, in gran parte dovuta alla persistente dispersione idrica (oltre il 70%) che – conclude la nota – si realizza ogni anno nella rete.”

(Il Faro on line)