Strage di Bologna, 39 anni dopo: “Continuiamo a chiedere verità e giustizia”
Il 2 agosto del 1980 la strage alla stazione di Bologna che provocò 85 morti e oltre 200 feriti
Bologna – “Vedo volti nuovi e questo mi fa piacere”. Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, accoglie nell’aula del Consiglio comunale i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, nel giorno del 39esimo anniversario dell’attentato che provocò 85 morti e oltre 200 feriti.
Si tratta del più grave atto terroristico avvenuto nel Paese nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione.
È considerato uno dei più gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage dell’Italicus del 4 agosto 1974.
Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti. Gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, ma furono rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati.
E’ vero che aumentano i parenti che il 2 agosto arrivano in città, sottolinea Merola riprendendo quanto affermato nei giorni scorsi dal presidente dell’Associazione dei familiari, Paolo Bolognesi: questo “dà a tutti noi la forza di continuare a chiedere verità e giustizia”.
Aggiunge Merola: “La ricerca della verità, insieme all’ottimo lavoro della magistratura, deve molto alla vostra associazione e alla tenacia di presentare ulteriori elementi che ci possano portare all’accertamento definitivo della verità”.
A nome del Governo, in aula c’è come l’anno scorso il Guardasigilli, Alfonso Bonafede. E Merola rimarca con favore questa presenza: “Mi fa piacere il ritorno del ministro della Giustizia, è una testimonianza di serietà e impegno e di questo la ringrazio”.
La strage alla stazione rappresenta “uno dei momenti più drammatici della storia della nostra città”, sottolinea la presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone, ringraziando i familiari delle vittime “per il loro coraggio e la forza con cui ricercano la verità”. L’auspicio è “poter raggiungere al più presto il traguardo della verità sui mandanti”, conclude Guidone.
Risarcimenti, proficuo dialogo in corso
Sul tema dei risarcimenti ai familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna “so che si sta svolgendo un proficuo dialogo con l’Associazione delle vittime e spero si risolva al più presto”. Lo dichiara la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni, intervenendo nell’aula del Consiglio comunale di Bologna nel giorno del 39esimo anniversario dell’attentato.
Perse moglie e figli: “Ma contano le famiglie di tutti”
“Non conta più solo la mia famiglia, ma le famiglie delle 85 vittime innocenti che hanno perso la vita”. Sono le parole, rotte dalla commozione, pronunciate da Horst Mader all’arrivo in Comune, a Bologna, per la commemorazione del 39esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Quel giorno Mader era in stazione, perse la moglie e due figli ma riuscì a salvare un terzo figlio. È la prima volta che torna a Bologna.
Bolognesi: “Gli impegni presi si stanno concretizzando”
“Gli impegni presi l’anno scorso in questa sala in buona parte si cominciano ad avviare”, riconosce il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi, nel corso della cerimonia di commemorazione di questa mattina a Palazzo D’Accursio. Bolognesi cita la digitalizzazione di alcuni documenti, l’apertura dei tavoli su Milano, Firenze.
“L’avanzamento dei lavori fa ben sperare. Ci sono dei fondi messi a disposizione della cassa delle ammende, da parte del Csm. Tutto questo fa ben sperare per arrivare, probabilmente alla fine di quest’anno, con anche la normativa sulla legge 206 sui risarcimenti; chiudendo una partita aperta nel 2014”, conclude Bolognesi.
(Il Faro online)