Roma, Piano freddo? Il Campidoglio: “Ricoverate i clochard al pronto soccorso e negli ospedali”

19 dicembre 2019 | 11:22
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Roma, Piano freddo? Il Campidoglio: “Ricoverate i clochard al pronto soccorso e negli ospedali”

Raccomandazione dell’assessora capitolina alla Persona Veronica Mammì ai dirigenti delle Asl: “Evitate l’allontanamento dei clochard dalle aree ospedaliere”. I rischi operativi

Roma – Il piano freddo del Campidoglio? Ospitare i clochard nei pronto soccorso e negli androni degli ospedali.

E’ il senso della raccomandazione inviata il 29 novembre scorso dall’assessora capitolina alla Persona, Scuola e Comunità solidale, Veronica Mammì, ai responsabili dell’Ares 118, ai presidenti delle aziende ospedaliere e ai direttori generali delle Asl romane. Il tema è quello del “Piano di protezione sociale delle persone senza dimora in prossimità della stagione invernale e in previsione delle condizioni meteorologiche avverse“. Insomma, è una delle strategie del Piano freddo per il riparo dei clochard dai rigori dell’inverno.

La richiesta di accogliere i senza fissa dimora nei pronto soccorso e negli androni degli ospedali è indicata in un preciso passaggio della nota, composta di due pagine. “E’ noto che nelle aree ospedaliere – scrive Mammì – trovino spesso riparo persone senza tetto: pur consapevoli dei disagi che tale situazione comporta, si chiede tuttavia nei giorni di particolare abbassamento della temperatura di evitare il loro allontanamento, soprattutto nelle ore notturne, per evitare l’esposizione al freddo di persone spesso debilitate e non in grado di proteggersi autonomamente“.

Ora, l’impegno a risolvere un problema sociale di grande rilevanza a Roma è encomiabile se non fosse che i pronto soccorso della Capitale vivono una condizione di costante emergenza, tra lunghe attese, sovraffollamento dei saloni di triage, carenza di lettighe e altre problematiche che spesso sfociano in momenti di tensione anche violenta tra familiari dei malati e personale sanitario. La raccomandazione fatta dalle autorità dell’amministrazione capitolina rischia di accendere una polveriera e di innescare ulteriori disservizi operativi. Oltre che provocare ulteriori problemi igienico-sanitari.

Nella stessa nota l’assessora chiede, inoltre, che “le dimissioni di persone senza dimora che presentino le condizioni di fragilità fisica o di persone in condizione di grave disagio abitativo vengano attentamente valutate ed eventualmente procrastinate” per dare tempo ai servizi Sociali ospedalieri o municipali di assicurare una protezione dai rischi del gelo. L’amministrazione, però, non indica con quali tempi potrebbe risolvere queste situazioni che, è evidente, rischiano di sottrarre posti letto alle urgenze sanitarie.

Eppure appena domenica scorsa, 15 dicembre, la sindaca Virginia Raggi annunciava trionfale che quest’anno a Roma “il Piano Freddo è più ampio della mera assistenza nell’emergenza“. Stando alle cifre comunicate dall’Ufficio stampa sul Piano Freddo 2019-20 il Campidoglio ha stanziato 1 milione e 100 mila euro per 450 ricoveri e con altri 200 mila euro si sono finanziati circa 100 posti attivabili dai singoli municipi. Sono stati messi a disposizione anche quattro impianti sportivo comunali per l’accoglienza delle persone in difficoltà.