Il volto pasoliniano di Ostia del Terzo millennio su “Bellissimo”
Pubblicato in lingua inglese e distribuito in tutto il mondo il volume “Bellissimo”, progetto dei fotografi Paolo Zerbini e Ivan Ruberto lancia un nuovo modo di mostrare le passioni
Ostia – I volti ricordano i ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini ormai cresciuti. I colori sono quelli delle macchine fotografiche analogiche con stampa da pellicola. Il modello “Bellissimo” del libro è quello del magazine. E’ riassunto in questi tratti salienti il progetto fotografico ed editoriale di due fotografi italiani che vivono a Londra, Paolo Zerbini e Ivan Ruberto.
“Bellissimo”, questo il titolo del volume, è stato presentato a Roma nelle sale dell’originalissimo pub-atelier Contemporary Cluster di Roma. Ospiti dell’art director Giacomo Guidi, Paolo Zerbini e Ivan Ruberto non si sono sottratti alla curiosità ed alle domande del pubblico.
E’ così che gli autori hanno specificato che la scelta di Ostia è nata quasi per caso. Ci sono venuti per caso e se ne sono innamorati al punto tale di dedicare a questo posto il primo numero del progetto che avevano in serbo. “Bellissimo” non è una guida turistica, anche se ha il formato di rivista con tanto di poster spillato al centro. E’ un modo per glorificare i sottovalutati, cerca stile e carattere in luoghi spesso ignorati, in un posto che nessuno, tranne un romano, avrebbe scelto per andare in vacanza.
“Ostia – spiegano gli autori – non è una destinazione internazionale ed è proprio questa sua caratteristica di spiaggia per ‘locals only’ che l’ha resa istantaneamente una destinazione perfetta. E’ lì che si nascondono i personaggi ideali per le nostre immagini, uomini e donne fieri di loro stessi che rendono Ostia un luogo eccezionale, non banale“.
Giacomo Guidi presentato l’opera parla non a caso di “un libro che aggiunge un pezzo importante alla fenomenologia di Ostia, una spiaggia mai glamour ma resa particolare dalle persone che la vivono e la frequentano“.
Dentro al volume ci sono Pino il marinaio di salvataggio e trainer sportivo, c’è Angelo Blasetti, giornalista e presentatore televisivo, c’è Maurilio Fonte in arte Maury La Contessa performer della spiaggia di Capocotta. E poi ci sono le location note a tutti i romani e un po’ meno all’estero: il trampolino del Kursaal, il solarium del Plinius, la torretta del Curvone, la facciata di Peppino a mare, il profilo del Pontile.
I soggetti che riempiono le pagine di “Bellissimo” fanno parte della quotidianità anche se la scelta sembra quella di raffigurare i nipoti dei Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. Volti vissuti che sembrano nascondere storie di fatica, di lotta dall’emarginazione, di reduci che ce l’hanno fatta. Una selezione resa ancora più forte dalla tecnica scelta dagli autori: foto in analogica, con pellicole sbiadite e ritratti da istantanea. “Abbiamo fatto un lavoro corale con i protagonisti di quelle immagini, una scelta condivisa che li vedeva orgogliosi di contribuire ad una visione diversa e migliore della loro città” concludono Paolo e Ivan.
La prima edizione di “Bellissimo” è stata stampata solo in lingua inglese in 3000 copie e distribuita in Usa, Europa e Asia. Il progetto proseguirà con un’uscita all’anno avente sempre il tema delle vacanze.