Tra Coronavirus e fondi del Distretto socio sanitario, il Comune di Formia chiede un confronto con l’Ente capofila
Il gruppo consiliare “Un’altra città” ha inoltrato al sindaco di Villa la richiesta di convocazione di un incontro del Comitato interistituzionale del Distretto.
Formia e Gaeta – Tensione politica ai tempi del Coronavirus? Ancora presto per dirlo, ma su una cosa non ci sono dubbi: il Comune di Formia ha chiesto un confronto con l’Ente capofila (il Comune di Gaeta) del Distretto socio sanitario del sud pontino.
L’iniziativa del gruppo consiliare di “Un’altra città”
Nei giorni scorsi, il gruppo consiliare di Formia “Un’altra città” (composto dai consiglieri Giovanni Costa, Valentina Forcina, Gerardo Forte, Christian Lombardi, Emanuela Sansivero, Daniele Nardella e Simone Troisi) ha inoltrato una richiesta al sindaco di Formia, Paola Villa, in cui si chiedeva la convocazione di un incontro del Comitato interistituzionale del distretto socio sanitario del sud pontino. Il Sindaco ha accolto la richiesta.
“Bisogna rispondere in tutti i modi possibili alle drammatiche difficoltà che i cittadini del distretto stanno vivendo sotto il profilo economico, sociale e sanitaria – sottolineano i consiglieri-. Bisogna attingere fin da subito alle risorse disponibili.
Siamo convinti – concludono – che la Regione, qualora richiesto, sarà pronta ad accogliere le eventuali proposte che avanzerà il Consesso, in maniera unanime.”
Il consigliere Conte: “Siamo sulla strada giusta”
Sulla questione, intanto, è intervenuto anche il consigliere di minoranza Gianfranco Conte, che in una nota ha fatto sapere: “Siamo sulla strada giusta. Come ho ribadito informalmente al sindaco prima della conferenza dei capigruppo, è necessario intervenire sul fronte dei fondi del Distretto socio- sanitario!
Il comune di Formia ha ceduto a Gaeta (quando è avvenuto il passaggio tra Enti capofila) le risorse che aveva in bilancio, una somma importante (oltre 7 milioni di euro) ma non mi è chiaro che cosa se ne stia facendo di questo denaro! Le risorse – conclude Conte – dovrebbero essere utilizzate per l’assistenza agli anziani,alle persone più deboli e per l’assistenza psicologica!”
(Il Faro on line)