Il fatto |
Cronaca Locale
/

Minturno e frazioni, immondizia à gogo

15 aprile 2020 | 17:47
Share0
Minturno e frazioni, immondizia à gogo
Minturno e frazioni, immondizia à gogo
Minturno e frazioni, immondizia à gogo
Minturno e frazioni, immondizia à gogo
Minturno e frazioni, immondizia à gogo
Minturno e frazioni, immondizia à gogo

La pandemia ha fatto venire a galla la verità: i violentatori, a colpi di sacchi di immondizia di Minturno non sono gli ospiti estivi o i proprietari di seconde case.

Minturno – A Minturnoquello degli sversamenti indiscriminati è un vero e proprio problema. In qualche caso, infatti, ci si trova davanti alla creazione di vere e proprie mini e medie discariche, soprattutto nella zona del Levante.

Un problema che si trascina ormai da anni e che non è ancora stato del tutto risolto, come dimostrano le immagini in allegato, neppure sotto l’amministrazione in carica – quella retta dal dottor Gerardo Stefanelli – e questo malgrado l’impegno costante e fattivo dell’assessore all’igiene Pietro Nicandro D’Acunto.

Un problema che, a parte un breve momento, non ha diminuito la sua portata neppure di fronte all’emergenza Coronavirus. Merito della pandemia però è quello di aver fatto venire a galla la verità: i violentatori, a colpi di sacchi di immondizia di uno dei territori più belli dell’intera penisola non sono, per lo più, gli ospiti estivi e i proprietari di seconde case a cui veniva, e viene, attribuito lo scempio ma i … locali. Per lo più, se non esclusivamente.

Ovviamente, quelli che io con orrido, ma concedetemelo, neologismo chiamo i “monnezzatori seriali in libera uscita notturna” sono assolutamente locali.  E non si creda che gli accumuli di immondizia, pur di notevole consistenza, avvengano solo nelle zone periferiche – il cosiddetto Levante ed il cosiddetto Ponente, ovvero al di là del Monte d’Argento e nelle zone, splendide ma scarsamente abitate, del Monte d’Oro – ma anche in pieno centro cittadino: e la situazione più oscena si ritrova, manco a dirlo, su di un piccolo spazio di proprietà privata, quasi a ridosso della villa comunale situata alla fine della storica via Roma.

Ultimamente, va sottolineato, che sono state installate numerose videocamere, ma sorge il dubbio, non infondato, che esse siano una sorta di spaventapasseri sulla scia di quella stesa di intimidatori cartelli, fatta qualche amministrazione fa e che segnalavano la presenza di videocamere esistenti solo nella contorta e, per certi versi, ingenua furbizia di chi ne aveva ordinato l’installazione.

Cambieranno radicalmente le cose? Abbiamo ancora qualche debole remora in merito, ma non possiamo non continuare a nutrire fiducia in chi, nella fattispecie l’assessore democratico D’Acunto, sta dimostrando capacità notevole ed impegno nello “stare sul pezzo”.

(Il Faro on line)