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Coronavirus, è 79 anni l’età media dei deceduti

6 maggio 2020 | 09:00
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Coronavirus, è 79 anni l’età media dei deceduti

Report sui pazienti deceduti positivi all’infezione da Sars-CoV-2 in Italia

È online il rapporto “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente primo trimestre 2020 realizzato da Iss e Istat per fornire una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati da Istat.

Si tratta della prima volta che l’Istat diffonde questa informazione riferita a un numero così consistente di comuni. L’ampia base dati, relativa all’86% della popolazione residente in Italia, consente di valutare gli effetti dell’impatto della diffusione di Covid-19 sulla mortalità totale per genere ed età nel periodo iniziale e di più rapida diffusione del contagio: marzo 2020.

Il report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti

1. Campione

L’analisi si basa su un campione di 25.452 pazienti deceduti e positivi all’infezione da SARS-CoV-in Italia.

2. Dati demografici

L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 79 anni (mediana 81, range 0-100, Range InterQuartile – IQR 73-87). Le donne sono 9684 (38,0%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 15 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 81 anni – pazienti con infezione 62 anni). Le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 84 – uomini 79).

3. Patologie preesistenti

Le più comuni patologie croniche preesistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2) nei pazienti deceduti. Questo dato è stato ottenuto da 2351 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,3 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9). Complessivamente, 90 pazienti (3,8% del campione) presentavano 0 patologie, 340 (14,5%) presentavano 1 patologia, 504 (21,4%) presentavano 2 patologie e 1417 (60,3%) presentavano 3 o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 24% dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina). Nelle donne (n=764) il numero medio di patologie osservate è di 3,4 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9); negli uomini (n=1587) il numero medio di patologie osservate è di 3,2 (mediana 3, Deviazione Standard 1,9).

4. Diagnosi di ricovero

Nel 92,5% delle diagnosi di ricovero erano menzionate condizioni (per esempio polmonite, insufficienza respiratoria) o sintomi (per esempio, febbre, dispnea, tosse) compatibili con Covid19. In 166 casi (7,5% dei casi) la diagnosi di ricovero non era da correlarsi all’infezione. In 17 casi la diagnosi di ricovero riguardava esclusivamente patologie neoplastiche, in 68 casi patologie cardiovascolari (per esempio infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco, ictus), in 23 casi patologie gastrointestinali (per esempio colecistite, perforazione intestinale, occlusione intestinale, cirrosi), in 58 casi altre patologie.

5. Sintomi

i sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2. Febbre dispnea e tosse rappresentano i sintomi più comuni. Meno frequenti sono diarrea e emottisi. Il 6,0% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero.

6. Complicanze

L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (97,1% dei casi), seguita da danno renale acuto (23,3%), sovrainfezione (12,6%) e danno miocardico acuto (10,9%).

7. Terapie

La terapia antibiotica è stata comunemente utilizzata nel corso del ricovero (85% dei casi), meno usata quella antivirale (57%), più raramente la terapia steroidea (37%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 486 casi (21,0%) sono state utilizzate tutte e tre le terapie. Al 4,4% dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 è stato somministrato Tocilizumab.

8. Tempi

i tempi mediani (in giorni) che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi al decesso (10 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (5 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (5 giorni). Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso è di 3 giorni più lungo in coloro che sono stati trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non sono stati trasferiti (8 giorni contro 5 giorni).

9. Decessi in pazienti con meno di 50 anni

Al 29 aprile sono 284 dei 25.452 (1,1%) pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 59 di questi avevano meno di 40 anni (39 uomini e 20 donne con età compresa tra i 0 e i 39 anni). Di 9 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 40 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 10 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.

Sulla base delle indicazioni emanate dal Ministero della Salute nella Circolare pubblicata il 25 febbraio 2020 (protocollo 0005889-25/02/2020), la certificazione di decesso a causa di Covid-19 deve essere accompagnata da parere dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Per questo motivo, è stato creato un gruppo di lavoro dedicato allo studio delle cause di morte dei pazienti deceduti che risultavano positivi all’infezione da SARS-CoV-2.

L’analisi si basa sui dati contenuti nelle cartelle cliniche e nelle schede di morte ISTAT recanti le cause di decesso di questi pazienti.

La raccolta dati avviene tramite la piattaforma web http://covid-19.iss.it, già utilizzata dalla sorveglianza nazionale, epidemiologica e virologica, dei casi di COVID-19 in Italia (coordinata dall’ISS e attivata dalla Circolare ministeriale del 22 gennaio 2020, n.1997).

Risorse utili
La Circolare 0005889-25/02/2020 pubblicata dal Ministero della Salute il 25 febbraio 2020 sulla pagina di EpiCentro dedicata alla sorveglianza nazionale, epidemiologica e virologica, dei casi di COVID-19 in Italia.