Minturno, è scoppiata l’estate… ma tra mille paure
Le temperature da giorni sfiorano e superano, costantemente, i trenta gradi centigradi. Ma come aiutare l’economia?
Minturno – A Minturno, ed in particolare nelle frazioni costiere di Scauri e Marina di Minturno, è letteralmente scoppiata l’estate con temperature che, da giorni, sfiorano e superano, costantemente, i trenta gradi centigradi.
Le spiagge di Scauri e Marina, negli anni scorsi e di questi tempi già frequentatissime soprattutto nei week-end, sono un fervore di attività ché i proprietari degli stabilimenti balneari, circa trenta, stanno effettuando e i lavori di manutenzione e riammodernamento delle strutture e i lavori di sistemazione e pulizia delle spiagge e tutto ciò benché non si abbiano ancora certezze circa le modalità di apertura della vera e propria stagione balneare che, al solito, dovrebbe imboccare la pista di decollo alla fine del mese di maggio.
A tal proposito si avvicendano voci incontrollate, ma non si hanno vere certezze, circa i modi e i tempi che dovranno regolare l’accesso alle spiagge da parte dei graditi ospiti provenienti soprattutto dalla vicina Campania e dalla contigua Ciociaria. In linea di massima, comunque, ci conferma, Lello Cappuccia, il gestore di uno degli stabilimenti più prestigiosi e frequentati della Riviera di Ponente, “Gli ombrelloni, nel pieno rispetto delle norme anti covid-19, dovranno essere piazzati ad una distanza fra di loro non inferiore ai cinque metri il che, se dovesse rispondere a realtà, porterebbe ad una riduzione delle capacità ricettive delle strutture balneari pari al 50% rispetto agli anni passati”.
Sono, ovviamente, in ambascia anche i proprietari delle strutture ricettive – siano esse semplici appartamenti, bed & breakfast o alberghi – che, al momento, navigano a vista e non sanno, è proprio il caso di dirlo, che pesci prendere.
Tutto, ci si passi l’oscena battuta, è “in mente … covid-19” e, benché le previsioni meteorologiche più accreditate parlino di un’estate caldissima, non è ancora detto che la stagione vacanziera, in tutto il magnifico e celebrato Golfo di Gaeta, decolli secondo i consueti crismi il che, soprattutto a Minturno, causerebbe danni incalcolabili poiché l’economia locale, da sempre, si appoggia sulla venuta in loco di vacanzieri soggiornanti per medi e lunghi periodi.
In ambascia, per concludere, anche i proprietari di seconde case, campani per lo più, cui ancora non è concesso di raggiungere le strutture che sono nella loro disponibilità al fine di manutenzionarle e non solo.