Roma, picchiato con un sasso e un coccio di bottiglia per il cellulare

Brutta avventura per un 38enne derubato del cellulare che ha tentato di inseguire i ladri. In manette gli aggressori.
Roma – Brutta avventura per un cittadino senegalese di 38 anni, questa notte, lungo la via Prenestina. Secondo le informazioni fornite dalla Compagnia dei Carabinieri di Roma l’uomo era a bordo del tram 14 quando si è reso conto di essere stato derubato del telefonino da due persone che, approfittando della fermata del mezzo, sono scese per darsi alla fuga.
La vittima si è messa all’inseguimento dei ladri e all’altezza del civico 58, è stato duramente affrontato dai due che hanno iniziato a colpirlo, dapprima con calci e pugni, poi con un sasso e un coccio di bottiglia raccolti in strada.
Proprio in quel momento – spiegano i militari – stava transitando lungo la strada una pattuglia di Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante: i militari, vista la scena, sono immediatamente intervenuti bloccando i due ladri e attivando i soccorsi per il 38enne, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni dai medici dell’ospedale “San Giovanni Addolorata”.
Il telefono è stato recuperato e restituito alla vittima, mentre i suoi aggressori – due cittadini algerini di 31 e 32 anni, entrambi con precedenti – ammanettati con le accuse di rapina aggravata in concorso e lesioni personali, sono stati portati nel carcere di Regina Coeli.
Ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in tribunale, e che il sistema giudiziario italiano prevede tre gradi di giudizio e la presunzione di innocenza fino a sentenza