Covid-19, all’aeroporto di Fiumicino è allarme per i voli dai Paesi a rischio
Il ministro Speranza all’Ue: “Servono urgenti e rigorose misure su arrivi”, Montino: “Non bisogna abbassare la guardia”
Fiumicino – “Il ministro della Salute, quella dei Trasporti e quello degli Esteri sapranno certamente che domani è previsto l’arrivo di altri due voli dal Qatar e di uno speciale dall’India“, così il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, giunto in aeroporto per seguire la situazione sugli sbarchi dei voli dai Paesi dove l’emergenza coronavirus sembra non cessare (leggi qui). “E sicuramente sapranno anche che ogni giorno, anche se siamo ben lontani dalla piena operatività dell’aeroporto – ricorda Montino -, sono previsti scali aerei da paesi che hanno curve preoccupanti di contagio”.
“Proprio per questo occorre una direttiva molto più chiara e più stringente per regolare efficacemente gli afflussi sul nostro paese – ribadisce il sindaco -. Non vorrei che la somma di tanti piccoli e medi episodi giornalieri creasse una situazione che risulterebbe grave e potenzialmente non più controllabile”. “Un nuovo lockdown metterebbe definitivamente in ginocchio tutto il Paese – conclude Montino – ed è una cosa che non possiamo in alcun modo permetterci”.
Sulla questione interviene anche il Ministero della Salute. “Servono urgenti misure rigorose sugli arrivi da aree extra Schengen ed extra Ue”, la richiesta fatta dal ministro Speranza in un lettera inviata ieri al Commissario Ue alla Salute e alla Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, e al ministro della Salute tedesco, Jens Spahn. Una richiesta ancor più urgente visto il caso dell’aereo della Quatar Airway con passeggeri da Dacca.
“Cara Stella, caro Jens, sia pure nell’ambito di una situazione epidemiologica complessivamente favorevole, anche in Italia si è verificata nelle ultime due settimane l’insorgenza di diversi focolai di contagio da Covid-19 – ha ricordato Speranza – innescati spesso da persone provenienti da paesi terzi. Proprio ieri è arrivato un volo charter da Dacca con 274 passeggeri ai quali sono state applicate le misure di controllo recentemente adottate”.
“Si è, così, rilevata un’alta percentuale di contagiati (al momento 36 tamponi positivi su 274 passeggeri, mentre si attendono ancora i risultati di altri 160 test). Sulla base di tale risultato ho stabilito – in accordo con il ministro degli Esteri Di Maio – di sospendere per una settimana i voli provenienti dal Bangladesh. In considerazione di tali sviluppi – che caratterizzano tanti Paesi europei – riterrei opportuno – ha rimarcato Speranza – delineare insieme nuove rigorose misure cautelative per gli arrivi da aree extra Schengen ed extra Ue”.
“In tale contesto chiederei a Commissione e presidenza di promuovere un maggiore coordinamento tra gli stati membri e garantire, così, una maggiore efficacia alla realizzazione dell’obiettivo di contenere la diffusione di contagi causati da focolai di origine esterna“, ha concluso il ministro della Salute.
E in attesa delle decisioni governative, l’Unita di Crisi della Regione Lazio si dice preoccupata per i casi d’importazione, in particolare dal Bangladesh. Nella giornata di mercoledì 8 luglio, infatti, si sono registrati 14 nuovi casi e zero decessi. “Dei nuovi casi 9 sono casi di importazione – spiega l’assessore D’Amato – e di questi sette hanno un link con viaggiatori di rientro dal Bangladesh con voli già attenzionati. Un altro caso proviene dall’Olanda con destinazione Somalia e uno proviene dal Brasile”.
Straordinario, prosegue l’assessore, “l’afflusso al drive-in della Asl Roma 2 dove tra ieri e oggi sono già stati effettuati oltre 500 tamponi e voglio ringraziare della collaborazione la Comunità del Bangladesh a Roma e le loro autorità religiose. Fino a questo momento non si registrano casi positivi al tampone e sono tutti negativi anche i tamponi eseguiti per il cluster del centro estivo in zona Casilina”.
“Nella Asl Roma 1 dei cinque casi registrati nelle ultime 24h tre sono riferiti a persone di nazionalità del Bangladesh che hanno un link correlabile con i voli internazionali provenienti da Dacca già attenzionati. Un caso proviene dall’Olanda con destinazione Somalia e un altro caso di una persona proveniente dal Brasile individuato al drive-in del San Giovanni.
Nella Asl Roma 2 dei tre casi odierni uno è un uomo di nazionalità del Bangladesh individuato in accesso al pronto soccorso del Policlinico Casilino e due casi hanno un link con il cluster di Zagarolo. Nella Asl Roma 3 dei tre casi odierni una è una donna individuata al test sierologico. Infine per quanto riguarda le province registriamo un caso nella Asl di Latina si tratta di un uomo di nazionalità del Bangladesh a Terracina e con un link con un volo internazionale proveniente da Dacca già attenzionato” prosegue D’Amato.
La provincia di Rieti è invece covid-free, ovvero non ci sono positivi, nessun decesso e nessun caso posto in isolamento domiciliare.