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Latina, rubano cellulari e portafogli tra i bagnanti in spiaggia: arrestati

22 luglio 2020 | 18:08
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Latina, rubano cellulari e portafogli tra i bagnanti in spiaggia: arrestati

I due uomini avevano approfittato dell’assenza delle persone o della loro distrazione per fare razzia

Latina – Si aggiravano sotto gli ombrelloni in spiaggia e, approfittando dell’assenza delle persone o della loro distrazione, hanno fatto razzia di quanto trovato (zaini, oggetti, telefonini e denaro). E’ accaduto a Latina nel pomeriggio di ieri, 21 luglio 2020, in spiaggia a Capo Portiere.

Verso le ore 18.00, il personale della Squadra Volante della Polizia di Statoè sopraggiunto sul Lungomare, all’altezza di uno degli stabilimenti balneari tra Capo Portiere e Foce Verde, in quanto era stata segnalata la presenza di due cittadini stranieri, intenti a depredare i bagnanti.

I poliziotti giunti sul posto, hanno preso immediati contatti con diversi bagnanti i quali, trafelati e allarmati, hanno riferito e confermato la presenza dei due malfattori. Agli operatori è stata fornita un’accurata descrizione dei due uomini e del loro abbigliamento, ed anche segnalato che si stavano allontanando in direzione Capo Portiere, inseguiti da alcune delle vittime.

Uno dei due malfattori è stato intercettato dagli agenti proprio a Capo Portiere e, al sopraggiungere della Volante, l’uomo ha cercato maldestramente di darsi alla fuga con tutta la refurtiva: un tentativo goffo, ma inutile poiché l’uomo è stato immediatamente raggiunto e fermato con quanto asportato nel corso della scorribanda.

Nel mentre un’altra Volante, giunta in ausilio, ha rintracciato il secondo uomo, nei pressi di un altro stabilimento balneare della zona, anch’egli è stato sorpreso con diversa refurtiva: infatti, alla vista della Polizia, diversi bagnanti si sono avvicinati riferendo di essere stati derubati mentre facevano il bagno, riconoscendo come proprie molte delle cose che l’uomo aveva in dosso o negli zaini appena asportati (cellulari, denaro, portafogli ed un tablet).

I due malfattori sono stati accompagnati in Questura per l’esatta identificazione: si tratta di due tunisini entrambi irregolari sul territorio nazionale, tratti in arresto per furto aggravato e, su disposizione del sostituto procuratore Dr. D’Angeli, scortati presso il carcere di Velletri. Alle numerose persone che hanno formalizzato la denuncia in Questura, è stato già restituito il maltolto.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove di formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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