Roma, lancia sanpietrini contro le auto parcheggiate distruggendo i finestrini: arrestato

29 dicembre 2020 | 11:01
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Roma, lancia sanpietrini contro le auto parcheggiate distruggendo i finestrini: arrestato
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Roma, lancia sanpietrini contro le auto parcheggiate distruggendo i finestrini: arrestato

Gli investigatori del commissariato, stanno proseguendo nelle indagini per verificare se l’arrestato sia l’autore di un analogo danneggiamento di auto avvenuto sabato scorso in piazza Tommaso De Cristoforis

Roma – E’ accaduto nel ventoso pomeriggio di ieri, quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Sant’Ippolito, diretti da Roberto Cioppa, sono intervenuti in via De Dominicis, dove era stata segnalata la presenza di un uomo, in escandescenza, intento a danneggiare alcune autovetture regolarmente parcheggiate sulla strada. Gli investigatori ricevute la descrizione del soggetto, che nel frattempo si era allontanato a piedi, sono riusciti immediatamente nella vicina via Mirri a fermare l’uomo, un brasiliano, pronto nuovamente a lanciare altri sanpietrini contro i cristalli di altre autovetture in sosta in via Mirri.

Alla vista dei poliziotti, il 32enne in evidente stato di agitazione ha inveito contro di loro violentemente. Sul posto, giungeva in ausilio anche la pattuglia del commissariato Porta Pia. Gli agenti, dopo averlo bloccato, non con poca fatica, hanno accompagnato il cittadino brasiliano per gli accertamenti di rito, presso gli Uffici del Commissariato, al termine dei quali per l’uomo, già con precedenti di polizia, sono scattate le manette per i reati di lesioni gravi, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale nonché per danneggiamento aggravato. Gli investigatori del commissariato, stanno proseguendo nelle indagini per verificare se l’arrestato sia l’autore di un analogo danneggiamento di auto avvenuto sabato scorso in piazza Tommaso De Cristoforis.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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