Lavoro domestico nel Lazio. Dal 2012 perso il 21% dei lavoratori

1 febbraio 2021 | 08:00
Share0
Lavoro domestico nel Lazio. Dal 2012 perso il 21% dei lavoratori

L’Osservatorio sul lavoro domestico di Domina pubblica il secondo Rapporto annuale 2020 fornendo una visione d’insieme sulle dimensioni del fenomeno.

Nel 2019 i lavoratori domestici regolari nel Lazio erano 123.520, dato in costante calo dal 2012 (-20,7%). Nonostante la flessione delle colf e la stabilizzazione delle badanti, i dati INPS rivelano una preminenza delle colf sulle badanti (71,2% contro 28,8%), fenomeno abbastanza anomalo nel panorama nazionale. Le richieste di regolarizzazione per il personale domestico nella sanatoria 2020 sfiorano le 19mila domande; solo nella provincia di Roma si registra l’85% delle richieste regionali.

Sono alcuni dei principali dati che fotografano il settore, raccolti ed elaborati nel Rapporto annuale 2020 sul lavoro domestico, realizzato dall’Osservatorio nazionale Domina, con la collaborazione della Fondazione Leone Moressa di Mestre.

Il 41,6% dei domestici proviene dall’Est Europa; netta la prevalenza delle donne (85,2%); età media: 48,3 anni. L’incidenza degli italiani è maggiore nelle famiglie che non richiedono la convivenza (18%).

Spesa delle famiglie e impatto economico. Complessivamente, nel 2019, le famiglie della Regione hanno speso oltre un miliardo di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici: la cifra comprende stipendio, contributi e Tfr. Il valore aggiunto del settore si aggira attorno ai 2,7 miliardi di euro.

Distribuzione territoriale e incentivi. A livello provinciale, la distribuzione è fortemente sbilanciata verso la Capitale, dove si concentrano il 92,3% delle colf e l’84,3% delle badanti. Anche in termini relativi, a Roma si registra un’incidenza superiore alla media: 18,7 colf ogni mille abitanti (media regionale: 14,9) e 10,4 badanti ogni cento anziani (media regionale: 9,0). La Regione gestisce un sistema integrato di interventi e di servizi sociali per persone con disabilità e per gli anziani.

Prospettive demografiche. Le prospettive demografiche rivelano che nel 2050 nel Lazio vivranno 356mila anziani in più (ultra-ottantenni) e 11mila bambini in meno (0-14 anni), valori che suggeriscono una crescita potenziale del numero di badanti. La componente anziana sarà pari a quella infantile (12,2% della popolazione).
Comunicato stampa – Redazione Domina.
Fonte: https://www.osservatoriolavorodomestico.it/

Clicca qui per leggere il Rapporto annuale

Clicca qui per leggere le Schede regionali
Il Faro online