Gaeta, “L’adozione tra i banchi di scuola”: il concorso rivolto agli istituti scolastici del territorio
Il “Centro per le adozioni internazionali” propone la sesta edizione
Gaeta – Anche quest’anno il “Centro per le adozioni internazionali” del Comune di Gaeta, operativo in Ungheria e in Colombia, ha invitato le scuole del territorio a partecipare al concorso “l’adozione tra i banchi di scuola” promosso dall’associazione nazionale “Italiadozioni”.
Il Centro adozioni infatti, oltre ad accompagnare le famiglie nel percorso dell’adozione internazionale ha anche lo scopo di promuovere e diffondere la cultura dell’adozione all’interno della comunità sociale.
In corsa per la vittoria della sesta edizione del concorso anche l’Istituto “Pollione” di Formia (plesso Maranola), che ha ultimato e inviato il progetto con la seguente nota a firma della dirigente scolastica Annunziata Marciano: “Si specificano le motivazioni della docente referente Carmela Paone: Per la realizzazione del progetto -Adozione fra i banchi di scuola – si è ripreso il lavoro iniziato lo scorso anno scolastico e non concluso a causa della chiusura delle scuole per emergenza sanitaria da Covid 19. Il lavoro aveva trovato motivazione dalla lettura di brani dei libri donati dal Centro adozioni internazionali, sezione della vicina città di Gaeta, ‘A scuola di adozione’ e ‘Un viaggio chiamato adozione’.
L’intento è stato quello di portare i bambini e le bambine a considerare l’esistenza di condizioni profondamente diverse dalla loro e a riflettere su quanto possa influenzare il crescere serenamente amati e sostenuti anche se in realtà familiari differenti.
Si è cercato di trasmettere quanto sia importante per i bambini ricevere amore, affetto e cure superando anche ostacoli come la differenza della lingua, di colore della pelle o dei tratti somatici. Per riprendere l’attività e portarla a conclusione la motivazione è nata dal percorso educativo-didattico dedicato alla giornata dei diritti dell’infanzia e della adolescenza (20 Novembre 2020). Scoprire e comprendere l’esistenza dei diritti dei bambini ha portato gli alunni a rappresentare graficamente e verbalmente in modo creativo i bisogni indispensabili alla vita di un bambino e la maggior parte di loro si è concentrato sul diritto ad avere una famiglia.
Pertanto concludere il progetto nel quale gli stessi alunni già avevano evidenziato ampiamente il bisogno e il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia non è stato difficile. Il manufatto inviato è in 3D, ideato, costruito e pensato dagli alunni come una grande casa con famiglie che accolgono e proteggono tutti i bambini del mondo”.
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