Ardea, i cittadini ancora contro il Centro Hygge: “Il parco di via Reno è diventato privato”
Il Sindaco di Ardea: “Situazione preoccupante ma non chiara, mancano gli esposti formali”
Ardea – Il Centro Hygge ancora sotto attacco da parte dei cittadini di Tor San Lorenzo, che contestano la gestione del parco di via Reno. Una polemica che va avanti da un anno e che non sembra cessare con il tempo, al contrario più passano i mesi e più monta la rabbia nei residenti.
“Tutte le volte che andiamo nel parco di via Reno ci chiedono i famosi 10 euro“, scrive su Facebook un cittadino. Come lui molti altri in passato hanno accusato l’associazione di chiedere soldi all’entrata del parco pubblico. Un’accusa alla quale la presidente dell’associazione che gestisce l’area verde ha già risposto (leggi qui), sostenendo che “ad ogni persona che si è affacciata al parco è stato sempre riferito che l’accesso è libero e gratuito” e che esiste “un tesseramento annuo da 10 euro” per poter usufruire di alcune attività all’interno dell’area.
I cittadini però continuano a sostenere che i soldi vengono chiesti per l’accesso al parco e non solo, questa volta viene mossa una nuova critica sulla gestione del parco: “Era una bellissima giornata, i bimbi giocavano ma alle 17:30 ci hanno buttato letteralmente fuori”, ha scritto un cittadino in un post che ha ricevuto centinaia di commenti di appoggio da parte di persone che come lui sostengono di essersi ritrovate nella medesima situazione più volte in questi mesi.
“Anche noi oggi non abbiamo potuto fare merenda in nessuno dei due parchi pubblici di Tor San Lorenzo. Di due parchi assegnati regolarmente al fine di tenerli aperti e fruibili, non ne è aperto neanche uno, e nessuno avvisa la cittadinanza del perché”, ha scritto un’altra cittadina. Tesseramenti e lucchetti ai cancelli del parco: nonostante tutte le motivazioni date dall’associazione, ai cittadini sembra non andare giù questa gestione.
Il Sindaco di Ardea: “La questione ci preoccupa”
Anche il Sindaco di Ardea si è espresso sulla situazione, cercando di andare incontro ai cittadini che da mesi testimoniano le loro esperienze negative sui social.
“La questione ci preoccupa non poco – ha detto Mario Savarese a ilfaroonline.it -. Per ben due volte abbiamo incontrato i gestori del parco che sistematicamente hanno negato quanto viene attribuito loro ormai da troppe voci sui social. Hanno ammesso di aver intrapreso attività extra la semplice gestione che sono tuttavia a latere e a compendio del servizio reso e pertanto, per queste, viene chiesto un contributo volontario sotta forma di iscrizione all’associazione per effetto del quale è richiesto il versamento di una modica somma annua”.
“Di tono assai diverso sono le dichiarazioni di utenti sui social ma mai nulla è arrivato di concreto in termini di esposto/denuncia da parte dei cittadini salvo un unico caso isolato al quale abbiamo dato immediatamente seguito convocando i gestori del parco che si sono difesi asserendo che nell’occasione c’era stata chiaramente un’incomprensione tra le parti. Per questo abbiamo chiesto che il parco fosse dotato di cartelli esplicativi chiari ed inequivocabili tali da non richiedere la necessità di rivolgersi verbalmente agli utenti da parte dei gestori. Causa Covid il parco è rimasto chiuso.
“Ora che fortunatamente la situazione è in netto miglioramento e i parchi riaprono i cancelli ci rivolgiamo direttamente ai cittadini perché presentino i loro esposti direttamente all’Amministrazione alla mail sindaco@comune.ardea.rm.it. Non mancheremo di mettere in atto ogni azione necessaria”.
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