Il Papa contro Putin: “È una guerra non un’operazione militare: basta con questa follia”
All’Angelus l’appello del Pontefice: “La Santa Sede è disposta a tutto per raggiungere la pace”. E in Ucraina invia due cardinali per aiutare la popolazione
Città del Vaticano – Il Papa torna a pregare per la pace nell’est Europa e lancia un monito al presidente russo. Putin, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, infatti, non ha mai parlato di guerra ma solo di operazioni militari. Da poche ore è in vigore anche una legge che punisce i giornalisti che diffondono fake news. E per il Cremlino definire quanto sta accadendo a Kiev una guerra è una fake news.
Il Pontefice però lo smentisce: “In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime. Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini. In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria. Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura”.
Francesco, affacciato su una piazza San Pietro colorata anche oggi da decine di bandiere giallo-blu, ringrazia poi “tutti coloro che stanno accogliendo i profughi. Soprattutto imploro che cessino gli attacchi armati e prevalga il negoziato – e prevalga pure il buon senso –. E si torni a rispettare il diritto internazionale!”.
Un pensiero speciale il Pontefice lo invia anche ai tanti reporter inviati sul campo: “E vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti che per garantire l’informazione mettono a rischio la propria vita. Grazie, fratelli e sorelle, per questo vostro servizio! Un servizio che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra. Grazie, fratelli e sorelle”.
Il Papa torna quindi a offrirsi come mediatore, come aveva già fatto pochi giorni fa andando all’ambasciata russa di via della Conciliazione (leggi qui). Oggi ribadisce: “La Santa Sede è disposta a fare di tutto, a mettersi al servizio per questa pace”. Poi annuncia: “In questi giorni, sono andati in Ucraina due Cardinali, per servire il popolo, per aiutare. Il Cardinale Krajewski, Elemosiniere, per portare gli aiuti ai bisognosi, e il Cardinale Czerny, Prefetto ad interim del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Questa presenza dei due Cardinali lì è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: ‘La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!'”.
Infine, invita tutti i fedeli a pregare per la pace: “Preghiamo insieme per l’Ucraina: qui davanti abbiamo le sue bandiere. Preghiamo insieme, come fratelli, la Madonna Regina dell’Ucraina”. Francesco intona l’Ave Maria… E sulla piazza scende un silenzio orante surreale.
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