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Guerra in Ucraina, terminati i negoziati. Mosca: “Colpiremo i mercenari stranieri”

14 marzo 2022 | 18:38
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Prosegue l’assedio russo alle città ucraine. I colloqui per i negoziati riprenderanno domani

Kiev – Sirene e bombe: prosegue l’assedio russo alle città ucraine con Mosca che si dice pronta a prendere il controllo di tutte le grandi città del Paese. E si stringe anche l’accerchiamento alla capitale.

L’avanzata russa

Un raid russo su una torre della televisione nell’ovest dell’Ucraina ha provocato almeno 9 morti. Le forze russe hanno fatto saltare in aria delle munizioni vicino all’Unità G1 della centrale nucleare di Zaporizhzhya che avevano sequestrato. Lo ha riferito il servizio stampa di Energoatom, l’azienda ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese.

In Bielorussia è stato avvistato un grande convoglio di equipaggiamenti militari in transito verso il confine con l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un video di un testimone sul posto. “La colonna nemica dalla Bielorussia si sta avvicinando al confine ucraino”, sottolineano i media ucraini precisando che “il filmato mostra camion militari e altri veicoli blindati. Davanti alla colonna c’è un veicolo contrassegnato dalla lettera V, che potrebbe indicare – prosegue – una sua affiliazione con le Forze Armate” russe.

Sempre più drammatica la situazione a Mariupol, dove si contano 2.500 vittime dall’inizio del conflitto mentre anche a Leopoli nella notte hanno risuonato le sirene di allarme. Prosegue, però, anche il lavoro della diplomazia che vede un nuovo round di negoziati, oltre che l’incontro Usa-Cina organizzato a Roma.Il Financial Times, citando alcune fonti, riporta la notizia secondo cui gli Stati Uniti hanno detto agli alleati che la Cina ha segnalato la sua disponibilità a fornire assistenza militare alla Russia a sostegno dell’invasione in Ucraina.

“L’esercito russo conosce la localizzazione dei mercenari stranieri in Ucraina e condurrà raid chirurgici contro di loro”, afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, dopo il bombardamento di ieri sulla base di Yavoriv, vicino al confine polacco, dove secondo i russi sono stati “eliminati mercenari stranieri”.

I primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell’Ucraina. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian. Centri di alloggio e addestramento sono stati allestiti vicino alla frontiera nelle regioni di Rostov, in Russia, e Gomel, in Bielorussa. Secondo l’osservatorio per i diritti umani in Siria, i miliziani arruolati nel Paese da Mosca sono più di 40mila.

Colloqui “difficili”

Sono terminati i nuovi colloqui tra le delegazioni ucraine e russe in videoconferenza. I negoziati riprenderanno domani, dopo una “pausa tecnica”. Il vicecapo dell’ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi”, ha detto a Radio 4’s Today, secondo quanto riporta la Bbc. In mattinata era arrivato, però, un appello del ministro ucraino Kuleba via twitter. “A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie”, ha scritto in Kuleba su Twitter. “Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande”, chiede il ministro ucraino. Il presidente ucraino Zelensky ha detto che con la Russia sono “colloqui difficili”. “Questa sera riferiremo il risultato”, ha detto Zelensky in un messaggio video. Zelensky parlerà mercoledì al Congresso degli Stati Uniti.

L’assedio di Kiev

Prosegue intanto l’assedio alla capitale ucraina. Un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), è stato colpito stamattina dai bombardamenti russi e nelle operazioni di soccorso sono state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sono stati portati all’ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza. Altre 15 persone sono state salvate dall’incendio e 63 sono state evacuate mentre si provvedeva a spegnere le fiamme. Colpito anche lo “stabilimento” degli aerei Antonov. L’impianto di produzione di aerei Antonov si trova a Sviatoshyn Airfield, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina. Le autorità di Kiev dicono – intanto – di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane. Lo riporta il Kyiv Independent specificando che nel caso in cui la capitale ucraina venga accerchiata e assediata, c’è cibo per almeno due settimane per nutrire i due milioni di persone che sono rimasti nella città. (fonte Ansa)