LA DICHIARAZIONE |
Interni
/

Femminicidio e violenza di genere, Meloni: “I nomi di 104 donne uccise proiettati a Palazzo Chigi”

24 novembre 2022 | 17:21
Share0
Femminicidio e violenza di genere, Meloni: “I nomi di 104 donne uccise proiettati a Palazzo Chigi”

Tutti i partiti applaudono alla nuova legge contro la violenza ed i femminicidi. Coro unanime di condanna. Stanotte Palazzo Chigi s’illumina di rosso

Femminicidi, maltrattamenti familiari e violenza: è questo il quadro, diffuso in tutt’Italia (fortemente anche nel Lazio) che ha portato il Senato a votare per istituirne una commissione d’inchiesta. La legge in questione ha messo d’accordo tutti (139 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto) e la relatrice Valeria Valente ha commentato: “Sono orgogliosa del lavoro fatto. Perché ancora così tanta violenza contro le donne? La risposta non può che essere culturale. Siamo immersi in stereotipi e pregiudizi” (leggi qui). Tutti i partiti applaudono alla nuova legge contro la violenza ed i femminicidi, con cori unanimi di condanna.

Meloni: “I nomi di 104 donne uccise proiettate a Palazzo Chigi”

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato: “Forse non arriverà un tempo in cui neanche una donna avrà subito violenze, ma possiamo arrivare a un tempo in cui sulla facciata di Palazzo Chigi non dobbiamo pubblicare i nomi di 104 donne uccise in appena un anno. Ogni numero che scenderà sulla facciata di Palazzo Chigi sarà già una nostra piccola vittoria. Dietro ognuno di quei numeri ci sono speranze, affetti, una vita e molte più persone coinvolte. Per questo – aggiunge – non va guardato coi numeri ma con gli occhi delle vittime. Non posso non sentire come donna, come presidente del consiglio donna l’impegno contro i femminicidi e come donna madre e figlia non mandare un pensiero a tutte quelle donne che anche in questo ultimo anno hanno perso la vita: dalle 18 di oggi, e ringrazio il ministro Roccella per questo, Palazzo Chigi sarà illuminato di rosso” conclude il Premier.

Regimenti (FI): “Dobbiamo prevenire la violenza”

Luisa Regimenti, deputata al Parlamento Europeo per Forza Italia, commenta: “Circa una donna su 3 in Europa è vittima di violenza, fisica o psicologica. Prevenire la violenza e proteggere le vittime, è quanto abbiamo chiesto a gran voce in questo Parlamento, – continua Regimenti – con la relazione sull’impatto della violenza domestica e diritti di custodia su donne e bambini, di cui sono stata co-relatrice, e la relazione per inserire la violenza di genere tra gli eurocrimini.
Questa lotta non deve avere sosta ma deve vederci tutti uniti verso l’unico obiettivo di tutelare i diritti fondamentali e reprimere l’odioso reato contro l’umanità che è la violenza sulla donna” conclude.

Lega: “Più donne denunciano, più ne possiamo salvare”

“Oggi, al Senato abbiamo raggiunto un risultato importante: la costituzione, in tempi record, di una commissione bicamerale d’inchiesta sulFemminicidio. Come Lega abbiamo presentato un disegno di legge, a prima firma Mara Bizzotto, confluito poi nel testo unificato approvato dalla commissione. Da parte nostra, sempre massima attenzione al tema. Il Codice Rosso, ad esempio, è stato ed è un’altra promessa mantenuta dalla Lega, grazie al quale molte donne che prima non denunciavano, oggi lo fanno”. Così in una nota i senatori della Lega componenti della commissione Affari costituzionali: Daisy Pirovano, Paolo Tosato e Nicoletta Spelgatti.Più donne che denunciano – continuano – significa più donne che possono essere salvate, ma bisogna agire velocemente, per questo la Lega depositerà anche una proposta di Legge che permetterà di intervenire in caso di omessa o ritardata applicazione del Codice Rosso. In un solo giorno, grazie all’impegno di tutti i gruppi parlamentari, abbiamo migliorato e approvato il testo unificato. Ci auguriamo che la celerità e la collaborazione espresse su un tema così fondamentale siano di buon auspicio per i lavori della commissione Affari costituzionali in questa XIX legislatura”, concludono i senatori leghisti.

Spinelli (FdI): “Ho sentito un coinvolgimento come donna e come madre”

“Sono onorata di aver partecipato ai lavori per l’istituzione della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, e l’ho fatto sentendo un vivo coinvolgimento in quanto donna, mamma e persona impegnata nelle istituzioni“, ha commentato in una nota la senatrice Domenica Spinelli(Fdi), componente della commissione Affari Istituzionali.

”Come gruppo di Fratelli d’Italia – continua – abbiamo dato convintamente il nostro contributo affinché la Commissione lavori sui vari aspetti di questo drammatico fenomeno. Uno tra tutti la proposta di avviare percorsi di emancipazione e reinserimento nel mondo del lavoro. Perché le donne che subiscono violenza e che hanno la forza di denunciare vanno aiutate sia nel percorso di protezione ma soprattutto – aggiunge – nel raggiungimento dell’autonomia che permetta loro di riconquistare libertà e dignità”

Maiorino (M5S): “Troppe donne che denunciano muoiono lo stesso. Questo è un fallimento dello Stato”

“Il nostro Paese ha fatto enormi passi avanti, quanto meno nel riconoscere il fenomeno del femminicidio e cercare di arginarlo. Con l’introduzione del cosiddetto Codice Rosso, che individuandone correttamente la specificità, attribuisce una corsia preferenziale alle denunce per violenza, le donne denunciano di più. – Così Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, che aggiunge – Questo è un ottimo risultato di cui come M5S siamo orgogliosi. Ma l’aumento delle denunce ha anche evidenziato drammaticamente le carenze di un sistema ancora incapace di far sì che la denuncia sia davvero il primo passo verso la salvezza e la libertà. Troppo spesso – continua Maiorino –  le donne che denunciano trovano comunque la morte, e questo è un fallimento per tutte e tutti noi. È un fallimento dello Stato. L’istituzione della commissione d’inchiesta sul Femminicidio dovrà servire soprattutto a colmare questo gap e  – conclude – far sì che il coraggio della donna che denuncia sia premiato, e non tradito dallo Stato”.

Cucchi (Si/Verdi): “Le donne non possono morire solo per essere donne”

“Nel nostro Paese le donne continuano a morire per il semplice fatto di essere donne. Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente a favore dell’istituzione di una commissione d’inchiesta bicamerale che indaghi questo fenomeno”, ha detto in aula la senatrice Ilaria Cucchi, dell’Alleanza Verdi e Sinistra.