Ardea: incendio a ridosso delle ville, paura tra i villeggianti. Aria irrespirabile

Ardea – Un nuovo incendio ha devastato la zona dei 706 ettari delle Salzare, generando un’ulteriore onda di preoccupazione tra i residenti. L’evento si è verificato poco prima delle 17 di oggi pomeriggio, in prossimità come detto dell’ex complesso immobiliare di Lido delle Salzare, precisamente nella zona demaniale di via Arnara, una traversa di via delle Acque Basse. Sul posto la protezione civile Airone con una botte 4×4, i vigili del fuoco di Pomezia e il 118.

L’incendio sembrerebbe aver avuto origine – ma le inmdagini sono ancora in corso – da un terreno abitato da una famiglia di etnia rom, la quale ha innescato le fiamme nel materiale accumulato nel terreno. Il fuoco, propagandosi inizialmente a causa del vento di mare e dell’erba secca del terreno, ha rapidamente minacciato una casa adiacente, seminando il panico tra i residenti.

L’intervento celere dei soccorritori ha scongiurato ulteriori danni, impedendo al fuoco di estendersi alle abitazioni vicine. Nonostante l’efficacia dell’azione di soccorso, il denso fumo nero acre ha avvolto le case limitrofe e le ville di via Ascoli Piceno, costringendo i residenti a uscire in strada per sfuggire alla nociva esposizione.

Le lamentele dei villeggianti di via Ascoli Piceno non si sono fatte attendere, e il loro disappunto è stato palpabile. La frequenza degli incendi nella zona ha innescato un crescente malcontento, amplificato dalle promesse non mantenute di alcuni politici che avevano assicurato interventi durante la campagna elettorale. Le critiche si sono concentrate anche sull’abusivismo edilizio perpetrato da alcune famiglie nomadi nella zona delle Salzare.

La costante presenza di incendi, generando fumi tossici e inquinamento atmosferico, minaccia la salute dei residenti e dei villeggianti, con potenziali ripercussioni a lungo termine. L’agricoltura, già compromessa dalla qualità dell’aria e dagli incendi, rischia di subire un altro colpo con la possibile rinuncia dell’ultimo agricolo rimasto.

È chiaro che la situazione dei 706 ettari di Ardea richiede una riflessione attenta e azioni concrete. La scarsa attenzione e il degrado della zona stanno innescando una serie di conseguenze, dai danni ambientali alla salute pubblica. Sorge quindi la domanda: sono state effettuate valutazioni sulla qualità dell’aria e sulle conseguenze dei continui incendi?

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