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Maratona di New York, Aouani è settimo: “Il sogno è la qualifica olimpica per Parigi”

5 novembre 2023 | 21:00
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Maratona di New York, Aouani è settimo: “Il sogno è la qualifica olimpica per Parigi”

L’Azzurro centra il miglior piazzamento in 4 gare corse: “Tanta motivazione”

New York – Un Azzurro nella Top Ten della Maratona di New York. E’ Iliass Aouani, che centra il settimo posto al traguardo di Central Park e coglie il miglior piazzamento della carriera, in quattro gare disputate nei 42 km. Il suo crono finale è 2h10:54.

E’ una edizione partecipata (la numero 52) quella andata di scena oggi pomeriggio (ora italiana) e nella mattina statunitense.

Come riporta la nota di fidal.it ‘Per il 28enne portacolori delle Fiamme Azzurre, un risultato in linea con le aspettative dopo aver fatto segnare questi parziali: 5 km 15:29, 10 km 30:40, 15 km 45:29, 20 km 1h00:27, mezza maratona 1h03:51, 25 km 1h16:20, 30 km 1h31:48, 35 km 1h47:43, 40 km 2h03:58, 42,195 km 2h10:54. Nel 2021 per l’Italia era stato terzo Eyob Faniel, mentre nel 2022 si era piazzato ottavo Daniele Meucci’.

“Soddisfatto per il piazzamento, molto contento se si considera che uscivo da un periodo complicato dopo l’infortunio – racconta Iliass Aouani come riporta fidal.it – però mi resta un po’ di voglia di riscatto per come è andata la gara. Ho cercato di avere pazienza, visto che contava la capacità di gestire le energie su questo percorso. All’inizio ho voluto spendere il meno possibile, per cominciare la vera maratona al trentesimo chilometro, e poi mi sono trovato a correre in un bel gruppetto”. Tra i compagni di viaggio il belga già campione europeo Koen Naert, quinto in 2h10:25, e l’israeliano vicecampione del mondo Maru Teferi, sesto con 2h10:28. “Fino a quattro chilometri dall’arrivo mi sentivo pronto al cambio di ritmo per staccarli, ma ho avuto i crampi e mi sono dovuto fermare tre volte per fare stretching prima di ripartire. È quello che ha fatto la differenza tra il quinto e il settimo posto, ma comunque ho recuperato un paio di posizioni nei confronti di chi era andato in crisi”.

Superati lo statunitense Edward Cheserek (2h11:07) e l’etiope Jemal Yimer (2h11:31), ottavo e nono. “Anche agli Europei di Monaco dell’anno scorso avevo avuto il problema dei crampi, in quel caso più intensi, e dovrò capire come risolverlo. Ma esco da questa gara con un bel risultato, buone sensazioni e tanta motivazione. Penso di correre un’altra maratona nei prossimi mesi, ancora da definire. C’è da guadagnarsi la qualificazione per le Olimpiadi”.

La gara paralimpica (fidal.it)

Nelle gare wheelchair, vincono gli svizzeri favoriti: Marcel Hug conquista per la quinta volta New York in 1h25:29, a soli tre secondi dal record del percorso che stabilì lo scorso anno, ancora una volta davanti allo statunitense Daniel Romanchuk (1h30:07) e all’olandese Jetze Plat (1h34:22), per replicare l’esatto ordine d’arrivo di un anno fa. Nella gara femminile successo con larghissimo margine di Catherine Debrunner con l’altrettanto abbondante record della corsa in 1h39:32, davanti alla connazionale Manuela Schar, tre volte vincitrice a New York, seconda in 1h47:54, e terza la statunitense Susannah Scaroni (1h48:14), detentrice del vecchio primato stabilito l’anno scorso in 1h42:43.

La Classifica Maschile

Tamirat Tola – 2h04:58

Albert Korir – 2h06:57

Shura Kitata con 2h07:11

La Classifica Femminile

Hellen Obiri – 2h27:23

Letesenbet Gidey – 2h27:29

Sharon Lokedi – 2h27:33

(foto@Grana-Fidal)