SANREMO 2024

Sanremo 2024: le pagelle della prima serata

7 febbraio 2024 | 12:10
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Sanremo 2024: le pagelle della prima serata

La prima serata del Festival, durata fino a notte fonda e facendo registrare quasi 11 milioni di ascolti. Tra gli altri, voti altissimi per Amadeus e Mengoni

Sanremo è ormai entrato nel vivo. La 74ma edizione del Festival della Canzone italiana si è aperta con la prima serata, durata fino a notte fonda e facendo registrare quasi 11 milioni di ascolti, confermando il trend positivo degli ultimi anni. Protagonisti indiscussi dell’Ariston sono stati non solo i 30 cantanti, ma anche i conduttori (grande prova di Amadeus e Marco Mengoni). Di seguito le pagelle de ilfaroonline.it relativi alla prima sera del Festival di Sanremo, in rigoroso ordine di esibizione.

Clara: 6,5

Buona prova di Clara con la sua “Diamanti Grezzi“. La giovanissima cantante, già nota soprattutto ai giovani a causa della sua presenza in “Mare Fuori”, si è dimostrata molto sicura, nonostante l’inevitabile emozione che si prova a salire sul palco dell’Ariston. La canzone è orecchiabile e può dire la sua.

Sangiovanni: 6,5

Più o meno lo stesso discorso vale per Sangiovanni, che si è esibito con “Finiscimi“. Rispetto alla collega che lo ha proceduto, è più abituato a grandi palcoscenici: amatissimo soprattutto dai giovani, il cantante punta ad un’alta classifica finale.

Fiorella Mannoia: 7

E’ una garanzia e, ormai, non stupisce più nessuno. Ed anche questa volta l’ha dimostrato con la sua “Mariposa“: Fiorella Mannoia, con la sua voce soave ed elegante, continua ad incantare non solo la “vecchia scuola”, ma anche le nuove leve.

La Sad: 7,5

La prima vera sorpresa della serata, motivo per cui il gruppo dei La Sad si merita un voto molto alto. La loro canzone “Autodistrutivo” rompe gli schemi e buca gli schermi, ma è anche vivace ed energica con al suo interno un grande significato. Ottima prova.

Irama: 8,5

Al momento, fino ad ora, il voto più alto. Irama mette in campo “Tu No“, una canzone che certamente ricalca la malinconica musica italiana (un classico della nostra cultura), ma al suo interno c’è tanto ritmo ed il cantante sembra viverla in prima persona. Non è stato premiato dalla sala stampa, ma il popolo di Sanremo potrebbe pensarla diversamente: è in cima ai trend.

Ghali: 6

Ghali è così, non ha mezze misure. Sia lui che la sua musica. Mette in campo “Casa mia“, una buona canzone ma che difficilmente potrà ambire ad alte posizioni. Ma attenzione, ciò è tutto ipotetico, anche considerato il grande successo che l’autore ha tra i giovani. I voti, come sempre, potrebbero sovvertire tutto.

Negramaro: 6

Vanno riascoltati i Negramaro prima di poter dare un giudizio definitivo, su questo non ci piove. La voce di Giuliano Sangiorgi, che tanti successi ha conquistato nella sua carriera, è bella ma particolare e può non essere facile apprezzarla subito. Ad ogni modo “Ricominciamo tutto” merita sicuramente la sufficienza.

Annalisa: 6,5

Era una delle grandi favorite alla vigilia, ed il giudizio della sala stampa la spinge ancor più su. Annalisa, con la sua “Sinceramente”, occupa attualmente la terza posizione. Tuttavia i giudizi su di lei sono divisi sui social: c’è chi l’ha apprezzata, ma anche chi avrebbe sperato in un qualcosa di “diverso”. Ma tutto sommato, prova ampiamente sufficiente per una canzone ritmata, come Annalisa è solita fare.

Mahmood: 6

Sicuramente in controtendenza rispetto al voto della sala stampa. Mahmood si è presentato a Sanremo (che conosce benissimo, avendo trionfato già 2 volte) con “Tuta gold”, grazie alla quale è momentaneamente quinto in classifica. Un posto alto ma forse inaspettato: la canzone è orecchiabile, ma l’impressione è che ce ne siano di migliori.

Diodato: 7,5

S’iscrive all’elenco dei grandi favoriti. Diodato fa innamorare il pubblico con la sua “Ti muovi“. E se già prima del Festival era dato tra i papabili alla vittoria finale, le sue quotazioni ora salgono ancor di più. Non solo per il quarto posto della sala stampa, ma anche per l’apprezzamento del popolo di Sanremo.

Loredana Bertè: 8

Si merita mezzo voto in più per la sua grinta e tenacia, oltre che voce incredibile. Loredana Bertè sta conquistando tutti con la sua “Pazza”, canzone che appare in perfetta coerenza con la personalità della grande artista, una rockettara d’altri tempi che però unisce tutte le generazioni. E, per il momento, a guidare la classifica è lei.

Geolier: 6

Buona brava del cantante napoletano Geolier che ha portato all’Ariston “I p’ me, tu p’ te”: in Campania è una star ed ora inizia ad espandersi un po’ in tutt’Italia. E in fondo Sanremo è una vetrina mica da ridere…

Alessandra Amoroso: 8,5

Grande prova di Alessandra Amoroso con “Fino a qui“. Non premiata dalla sala stampa, ma certamente premiata dal pubblico (non solo quello presente all’Ariston). Come Irama, anche lei sembra vivere la sua opera in prima persona. E non v’è dubbio che tenterà di portarsi a casa la vittoria: è nelle sue corde.

The Kolors: 7

Non se ne parlava troppo alla vigilia, ma anche i The Kolors potranno dire la loro nella corsa alla vittoria. Canzoni sempre ritmate, vivaci, energiche e fuori dagli schemi. Ed è così anche per “Un ragazzo una ragazza”, che ha catturato il pubblico presente.

Angelina Mango: 7,5

Porta sul palco “La Noia“: di noioso però, nella sua canzone, non c’è nulla. A ciò aggiungiamo la bellissima voce ed il gioco è fatto. Grande esibizione per Angelina Mango, che rispetta le altissime aspettative su di lei. Per il momento è seconda in classifica, dietro solo a Loredana Bertè.

Il Volo: 6

Prova incolore per i ragazzi de “Il Volo”, che all’Ariston si esibiscono con “Capolavoro“. La canzone sembra essere un po’ “moscia”, considerando le precedenti e le successive.

Big Mama: 6,5

Non è del tutto una sorpresa per chi già la conosce. Ma chi non aveva avuto modo di apprezzarla, ora potrebbe iniziare a farlo. Ampiamente sufficiente la prova di Big Mama e la sua “La rabbia non ti basta“. Che punti ad essere un outsider?

Ricchi e Poveri: 6

Un dovuto premio alla carriera, “ricevuto” sul palco dove tutto ebbe inizio 32 anni fa. Con la consueta simpatia ed autoironia di sempre. I Ricchi e Poveri si prendono l’applauso dell’Ariston con “Ma non tutta la vita“: difficilmente potranno ambire ad alte posizioni, ma in fondo essere lì dopo così tanto tempo è già una vittoria.

Emma: 6,5

Forse la più attesa di tutte. Emma Marrone, visibilmente tesa e concentrata al momento della canzone, protagonista a Sanremo con “Apnea“. Una canzone tosta e grintosa come lei. Indubbiamente una buona prova e sopra la media, ma forse non superlativa come ci si attendeva. Ma complice i tantissimi fans al seguito, la cantante romana punta al massimo.

Renga e Nek: 6

Sia chiaro: parliamo di due grandi personalità della musica italiana, che di successi in carriera ne hanno avuti aiosa. In quest’occasione, tuttavia, la prova di Renga e Nek con “Pazzo di te” è senz’infamia e senza lode. Ma il duo ha ancora tempo per convincere i più scettici.

Mr Rain: 6

Colpisce tutti per la sua umiltà e semplicità. Lo scorso anno si classificò tra i finalisti, giocandosela fino all’ultima serata. E forse per questo le aspettative su Mr Rain erano troppo alte. “Due altalene” non è male, ma sembra che gli manchi un centesimo per fare un euro.

Bnkrr44: 6

Certamente una canzone “rivoluzionaria” per un palco come quello di Sanremo. E di rivoluzioni spesso ne sono accadute: vedasi i Maneskin. Qui, però, l’impressione è che si sia ben lontani da quel livello. Vedremo cosa faranno i Bnkrr44.

Gazzelle: 6,5

Prima volta per Gazzelle sul palco dell’Ariston, che però non sfigura con “Tutto qui“. Buona prova, che può diventare ottima nel corso delle prossime serate.

Dargen D’Amico: 7

Esibizione di alto livello per Dargen D’Amico: “Onda alta” ha anche un profondo significato sociale. Tocca il dramma di chi rischia la morte per attraversare il mare alla ricerca di un futuro migliore. E l’autore si cala nella parte, dando ritmo alla canzone. Un ritmo che a Sanremo è sempre ben visto.

Rose Villain: 6

Senz’infamia e senza lode la prova di Rose Villain: “Clickboom!” è orecchiabile ma, come accaduto ad altre canzoni prima di questa, non va oltre la sufficienza.

I Santi Francesi: 6,5

Non male anche la prova dei Santi Francesi, che a Sanremo portano il pop con “L’amore in bocca“. Un bel ritmo che sveglia il pubblico dell’Ariston, assonnato (in fondo era notte fonda). Tra poche ore, invece, saranno tra i primi ad esibirsi e potranno guadagnare ulteriori punti.

Fred De Palma: 6

Discorso molto simile per Fred De Palma, che ha il merito di portare energia sul palco dell’Ariston. E a quell’ora, mica è facile. “Il cielo non ci vuole” non va però oltre una sufficienza.

Maninni: 6

Buona prova, ma nulla più, per “Spettacolare” di Maninni, artista comunque molto apprezzato dai giovanni. E’ ancora presto e tutto può ancora accadere.

Alfa: 6

E’ ancora troppo acerbo e si vede. Ma in fondo è un classe 2000, per cui si perdona tutto. Ed anzi, essere lì è già un bel vanto. Tuttavia “Vai” pecca un po’. Una sufficienza d’incoraggiamento.

Il Tre: 6,5

Era atteso soprattutto da Fiorello, preoccupato che potesse addormentarsi al ristorante. Ma scherzi a parte, Il Tre ha chiuso la prima serata con una bella sorpresa. Porta sul palco il rap con “Fragili“, e nelle prossime ore canterà tra i primissimi. Un outsider?

Amadeus e Mengoni: 10

Partiamo da Amadeus. Il prossimo anno lascerà, motivo per cui quest’edizione sembra volersela godere ancor di più. Non è solo un grande presentatore, ma è anche del mestiere: ha passato la sua vita, e la sua carriera, nello spettacolo. Porta sempre artisti con canzoni di grande livello, ma anche altri a cui va dato il giusto omaggio alla carriera. Gli ascolti parlano chiaro: quasi 11 milioni di ascolti, che saranno destinati ad aumentare. Buca lo schermo, intrattiene chiunque, sulle orme di Pippo Baudo. Non può che prendere il massimo in pagella.

Il massimo però se lo prende anche Marco Mengoni, che nella vita fa “altro“. O meglio: canta, ma in teoria non se n’intende di conduzioni di Festival. O almeno questo si credeva, dato che è perfetto nel suo ruolo di braccio destro di Amadeus. Cartelli, risate, battuta sempre pronta: quando avrà finito di salire sui palchi, potrà “riciclarsi”  come presentatore televisivo!