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Rai, sciopero a metà. Tg1 e Tg2 regolarmente in onda, il Tg3 in forma ridotta

7 maggio 2024 | 06:00
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Rai, sciopero a metà. Tg1 e Tg2 regolarmente in onda, il Tg3 in forma ridotta

Solo Puglia e Molise trasmettono i Tg regionali. Usigrai tuona contro Unirai: “Ha provato a boicottare lo sciopero, ma non ce l’ha fatta”

Roma, 7 maggio 2024 – Il Tg1 delle ore 20 è andato regolarmente in onda, seppur con un minutaggio leggermente ridotto, nonostante lo sciopero indetto dall’Usigrai. Il telegiornale della rete ammiraglia Rai, condotto in questa edizione da Laura Chimenti, ha aperto con un servizio sulla strage di Casteldaccia, dove hanno perso la vita cinque operai intossicati mentre lavoravano nelle fogne. Diversi i servizi successivi che hanno riguardato, tra gli altri, la visita in Francia del presidente cinese Xi-Jinping, l’intervento del presidente Sergio Mattarella alle Nazioni Unite a New York, la cronaca con l’omicidio di Varese, lo sport e il cinema. Anche il Tg2 è andato in onda forma ridotta, condotto da Maurizio Martinelli. Alla fine di entrambi i telegiornali sono stati letti il comunicato dell’Usigrai sullo sciopero e la risposta dell’azienda.

Il Tg3 delle ore 19.00 è andato in onda, invece, in forma ridottissima: poco più di cinque minuti senza servizi né contributi, condotti da Luciana Parisi – membro del cdr- che ha letto ai telespettatori le motivazioni dello sciopero.

Giornalisti Rai in sciopero: “Precarietà e tagli agli stipendi, ora basta”

I telegiornali del pomeriggio

In una giornata segnata dallo sciopero dei giornalisti Rai, indetto dal sindacato Usigrai, i telegiornali Tg1 e Tg2 sono andati in onda regolarmente anche nelle edizioni pomeridiane. Nonostante l’annuncio dello sciopero, che aveva come obiettivo la protesta contro l’influenza del governo nell’informazione e le mancate risposte dell’azienda alle vertenze sindacali, i servizi sono stati trasmessi con collegamenti in diretta e approfondimenti.

Il Tg1 è stato condotto da Sonia Sarno mentre il Tg2 da Stefania Zane.

Usigrai: “Sciopero del 75,50% dei giornalisti”

Uno sciopero con il 75,50% di adesione certifica la condivisione tra colleghe e colleghi dei temi della protesta. Per effetto dello sciopero è stata cancellata la maggior parte delle edizioni dei Tg mentre al Giornale Radio, dopo un’adesione del 96% dello sciopero del 27 aprile scorso, oggi circa il 95% dei giornalisti non ha firmato i pezzi in onda, le edizioni e i programmi, per sostenere lo sciopero Usigrai”. E’ quanto si legge in una nota dell’Esecutivo Usigrai.

“Nonostante la protesta i cdr hanno garantito l’informazione sull’ennesima strage sul lavoro nel rispetto degli accordi sullo sciopero siglati con l’azienda. Ma l’azienda invece di intervenire sulle questioni poste dall’Usigrai, continua, sorda, a non chiarire quale progetto ha per l’informazione della Rai. Così come non spende una parola per difendere il lavoro delle redazioni e dei colleghi dai continui attacchi della politica. La mobilitazione dell’Usigrai ha avuto il sostegno di gran parte delle testate giornalistiche italiane e delle associazioni regionali di stampa. E nella conferenza di oggi l’attenzione di tutta la stampa estera. Il tema della Rai e dello stato dell’informazione in Italia, grazie alla mobilitazione di tutti i giornalisti, è tornato al centro del dibattito nel Paese. La mobilitazione non si ferma qui”.

Sciopero dei giornalisti Rai: “Non siamo il megafono del Governo”

“Tg Regionali, adesione allo sciopero oltre l’82%”

L’adesione allo sciopero nella testata giornalistica regionale è stata di oltre l’82 per cento. Nelle 24 redazioni della Tgr, su 598 giornaliste e giornalisti previsti oggi in servizio, hanno scioperato in 509. Un risultato che conferma la compattezza delle giornaliste e dei giornalisti della Tgr nel sostenere le ragioni della protesta”. Lo scrive in una nota il Coordinamento Cdr Tgr Usigrai.

“Dobbiamo però denunciare l’atteggiamento di protervia dei capiredattori di Puglia e Molise che, nonostante avessero a disposizione rispettivamente 5 e 9 colleghi, hanno deciso comunque di mandare in onda le edizioni principali, con il via libera del direttore Casarin, il cui piano editoriale è stato bocciato per due volte dalle redazioni ed ora si è candidato al Cda della Rai. Evidentemente la direzione ha valutato che la qualità dei 2 tg fosse garantita”, prosegue il Coordinamento Usigrai. “Da oggi siamo certi che i 2 capiredattori non potranno mai più negare riposi, ferie e permessi ai propri giornalisti adducendo motivazioni di carenza di organico”.

Non solo, i 2 capiredattori hanno certificato che l’organico delle due redazioni è in eccedenza. Un’operazione di facciata e di corto respiro per compiacere direzione e azienda, a discapito delle reali necessità delle redazioni – aggiunge Usigrai Coordinamento Cdr Tgr – Tuttavia, se la direzione e i capiredattori di Molise e Puglia sono convinti di poter realizzare i telegiornali rinunciando alla maggior parte del proprio organico, non avranno difficoltà a soddisfare fin da subito, senza sostituzione, tutte le richieste di trasferimento e distacco delle colleghe e dei colleghi delle due redazioni”.

Usigrai tuona contro Unirai: “Boicottaggio fallito”

“Pur di tentare di boicottare lo sciopero proclamato dall’Usigrai – a cui ha aderito la stragrande maggioranza dei giornalisti Rai – i direttori di Tg1 e Tg2 con spirito anti sindacale hanno deciso di mandare in onda le edizioni delle 13.30 e delle 13 con servizi e collegamenti insolitamente lunghi per raggiungere la maggior durata possibile (comunque inferiore a quella consueta)”. Lo scrive in una nota l’Esecutivo dell’Usigrai, il sindacato maggioritario dei giornalisti Rai.

“La verità – prosegue l’Usigrai – è che così facendo hanno quasi completamente cancellato interi temi e intere notizie come cronaca e economia. Un inganno ai cittadini per mascherare il fallimento del boicottaggio. Pur di dare l’impressione che lo sciopero fosse fallito i direttori di Tg1 e Tg2 hanno concentrato i pochi al lavoro in una sola edizione facendo saltare le altre. Ad ora, ad esempio, al Tg2 su una programmazione prevista di 135 minuti sono andati in onda appena 26 minuti. Al Tg1 su 186 minuti, solo 28. Non siamo noi, evidentemente, a diffondere fake news” (fonte: Adnkronos, foto: Ufficio stampa Rai)

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