Roma, chiuso il campo nomadi di via Lombroso
Tutti i 33 nuclei familiari che vivevano nel campo sono stati seguitI in un percorso di “accompagnamento” per trovare una sistemazione alloggiativa
Roma, 17 settembre 2024 – A seguito dell’approvazione, con delibera di Giunta dell’8 luglio 2023, del “Piano d’azione cittadino per il superamento del Sistema Campi 2023-2026”, è stato ieri chiuso il campo nomadi di via Cesare Lombroso. Con questa prima azione, Roma Capitale ha recepito la strategia nazionale di “uguaglianza inclusione e partecipazione di Rom e Sinti 2021-2030”, voluta dal Consiglio dell’Unione Europea del 12 marzo 2021.
Tutti i 33 nuclei familiari che vivevano nel campo sono stati seguitI in un percorso di “accompagnamento” per trovare una sistemazione alloggiativa. Delle 145 persone presenti, 36 hanno nazionalità italiana, 85 bosniaca e 24 sono apolidi. risultavano presenti: 49 donne (tra cui 3 anziane sole); 39 uomini; 38 minori femmine; 19 minori maschi.
Le persone con disabilità riconosciuta risultavano essere 11, tra cui 5 minori. Le famiglie che avevano i requisiti ed erano già in lista d’attesa sono state trasferite in alloggi popolari, altre in alloggi privati. Per alcune situazioni di grave fragilità si è invece attivato il circuito di accoglienza della sala operativa sociale. Le azioni di accompagnamento e inclusione proseguiranno fino a giugno 2026 anche con attività di regolarizzazione documenti e monitoraggio della frequenza scolastica. Verranno potenziati anche gli interventi di supporto per tirocini di formazione lavorativa.
Gualtieri: “Ora un percorso d’integrazione”
“Per la prima volta nella storia di Roma questa operazione avviene senza un’ordinanza di sgombero e senza l’uso della forza pubblica; – ha affermato il sindaco Gualtieri – la nostra delibera per il superamento dei campi nomadi prevede un percorso di integrazione e quindi tutte le persone hanno lasciato volontariamente il campo e sono state ricollocate“.
Funari: “Discriminazione: è ora di cambiare pagina”
“Abbiamo sperimentato un modello di ‘accompagnamento’ delle famiglie che vorremmo replicare anche per gli altri campi della città – ha sostenuto l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari – è attraverso l’ascolto, l’inclusione e il contrasto alla discriminazione che si può davvero cambiare pagina su questo tema“.
Sono partite le operazioni di pulizia e rimozione dei rifiuti condotte da Ama, principalmente si tratta di container e baracche. Successivamente, grazie a un finanziamento del PNRR, partirà l’operazione di bonifica volta a trasformare l’ex campo in un bosco urbano.