LA POLEMICA

Fondi: “Bimbi italiani in fuga dalle classi a maggioranza indiana”

18 settembre 2024 | 16:16
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Fondi: “Bimbi italiani in fuga dalle classi a maggioranza indiana”

La comunità indiana denuncia il caso della scuola Aspri, secondo cui ci sarebbe stata una vera e propria fuga dalle classi da parte delle famiglie italiane. Cos’è successo

Fondi, 18 settembre 2024 – “La preside dell’Istituto Aspri ha deciso di tornare sui suoi passi e rimodulare le tre classi di prima elementare: saranno ognuna composta da 12 alunni stranieri e 6 italiani. La decisione della dirigente, messa sotto pressione dalla forte presenza di bambini stranieri, va incontro anche alle richieste della comunità straniera e di quella italiana, grazie all’opera di sensibilizzazione che stata fatta in questi giorni“. Lo dice all’Adnkronos Beniamino Maschietto, sindaco di Fondi (in provincia di Latina) dopo il caso della scuola Aspri denunciato dalla locale comunità indiana, che denunciava una vera e propria fuga dalle classi da parte delle famiglie italiane.

Cos’è successo

Nello stesso edificio, Fondi ospita due scuole elementari: la Alfredo Aspri, in cui si è registrato l’episodio segnalato, e l’Amante, dove in molti hanno deciso di trasferirsi. Fonti del comune pontino inoltre precisano che, inizialmente, nelle classi di prima media erano iscritti 38 italiani e 33 stranieri: le famiglie di 8 alunni italiani avrebbero optato per un trasferimento a causa dei lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno l’Aspri e che costringeranno i suoi studenti a seguire le lezioni in una succursale dell’istituto. Ciò ha portato il numero degli studenti per ogni classe a 28, 12 italiani e 16 stranieri, portando ad altre defezioni: “Non vogliamo i figli in classi dove gli italiani sono in minoranza”, la giustificazione delle famiglie.

Una situazione del genere non doveva accadere, in principio. Spero che le famiglie che non hanno cambiato istituto decidano di non farlo più“, chiosa il sindaco Maschietto, che domani incontrerà la comunità indiana e non solo: “Qualcuno ha anche tentato di additarci come razzisti, ma non c’è nulla di più lontano da noi“. Fonti del comune di Fondi inoltre spiegano che se la comunità indiana si fosse rivolta direttamente al sindaco si sarebbe potuto risolvere tutto, stanti gli ottimi rapporti con l’amministrazione, in una città dove su 40mila abitanti il 10% è indiano.

Il parroco di Fondi: “Non ci sono persone di serie A e serie B”

Si lavora ogni giorno per essere il più accoglienti possibile. Non ci sono persone di serie A e di serie B: e’ questione di civiltà“. Don Alessandro, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Fondi, dà voce all’amarezza per il caso accaduto all’istituto Aspri. E spiega che la vicenda sarà oggetto di riflessione con la comunità. “E’ un discorso che coinvolge tutti – osserva all’Adnkronos il sacerdote -. Questo e’ il nostro mondo, non si può’ pensare che ci siano persone di serie A e di serie B. La parrocchia non è una realtà a sé, affronteremo dunque la questione”.

Don Alessandro spiega che la parrocchia, da tempo, insieme ad realtà associative porta avanti progetti di integrazione: “Lo scorso anno abbiamo fatto un’esperienza di accoglienza per gli indiani nel doposcuola. Quest’ anno credo che la ripeteremo. Si lavora ogni giorno per cercare di essere il più accoglienti possibili. Anche il catechismo e’ aperto a tutti i credenti. In ogni caso ci sono persone di ogni ceto sociale. Qui in parrocchia non si respira quel tipo di aria li’. Poi l’umanità è di vario genere: può essere che le stesse mamme che portano i figli al catechismo possano essere le stesse che non capiscono il valore dell’accoglienza ma qui la fede non c’entra , è una questione di civiltà”.

Sinistra Italiana: “Quando la discriminazione tocca i bambini, dobbiamo sentirci responsabili”

“Quando la discrimazione tocca bambini e bambine tutti noi dobbiamo sentirci responsabili e colpevoli se rimaniamo in silenzio.’Perché forme, pur non dichiarate né intenzionali, di separazione producono rischi gravemente insidiosi per l’intera società’ aveva detto il presidente Mattarella all’inaugurazione dell’a.s. 2023/24. E solo due giorni fa:’“Integrare vuol dire fare delle differenze una reciproca ricchezza. La nostra scuola ha già la responsabilità dell’istruzione e della formazione di oltre 870 mila allievi di origine straniera. Rappresentano circa il 10% della popolazione scolastica. Quasi due terzi di queste ragazze e ragazzi sono nati in Italia’. Alle sue parole è seguita la sconcertante notizia della scuola di Fondi in cui i genitori italiani hanno chiesto il trasferimento dei propri figli da classi in cui era preponderante la componente di bambini che vivono nel nostro paese, ma – ahimè – sono di origine indiana! L’idea del Ministro Valditara di una scuola competitiva dove si gareggia e non si “perde tempo” con chi viene individuato come diverso sembra farsi strada e creare nuovi proseliti. A questa idea, supportata da azioni, Sinistra Italiana si oppone con forza richiamando le istituzioni al rispetto delle norme e al ripristino dello spirito della nostra Costituzione.  Il nostro impegno quotidiano è nel promuovere a scuola un contesto dove si possa imparare a vivere in un reale processo di integrazione e rispetto“. E’ quanto dichiara Susanna Crostella responsabile scuola e formazione SI Regione Lazio.

Azione: “Dai genitori un comportamento che non gli fa onore”

L’anno scolastico è appena iniziato ma a Fondi i problemi degli istituti scolastici sono sempre su tavolo dell’assessore, senza che si trovi una soluzione. Continuano i lavori al vecchio istituto Margherita di Savoia, senza che si veda la fine. Nel frattempo, i bambini non hanno luoghi in cui fare attività all’aperto, e l’amministrazione non trova lo spazio perduto dal cantiere per le nuove aule. Risultato: da anni ormai non vi è uno spazio verde nel centro cittadino, e i bambini per trovare aree per giocare devono accontentarsi della striscia del parco Falcone e Borsellino, o del triangolo verde del Parco Nicholas Green. Vista la mancanza di aule se ne trovano usando gli spazi del chiostro di San Francesco, ma non ci sembra sia una soluzione valida, soprattutto perché non stiamo parlando di una emergenza di questi giorni, ma di una situazione che si protrae da diverso tempo, diciamo anni. Questo ha causato molto probabilmente l’ultimo evento, salito agli onori di cronaca fino al TGR Regionale e anche testate nazionali, ovvero la scelta di alcuni genitori fondani di spostare in altri istituti i propri figli, creando così una classe di solo extracomunitari” si legge in un comunicato di Fondi in Azione.

Il comportamento dei genitori, non fa a loro onore, ma arrivare all’inizio dell’anno scolastico per trovare come unica soluzione l’utilizzo di aule non adeguate non aiuta certamente nell’impedire di fare scelte così drastiche. Tutto ciò, come anche l’altra notizia per cui Fondi è agli onori della cronaca in questi giorni, ovvero il rilascio di immondizia per le strade, rende alla nostra città una nomea che non ci fa onore. Tutto questo perché non si riesce ad avere visione politica della città, non si intravedono gli obiettivi, si cerca di aggiustare il problema che ci si Para dinnanzi, anzi a rinviarlo, anziché provare a risolverlo. Non bastano gli auguri, l’Amministrazione Comunale è responsabile della gestione delle scuole fino alle medie inferiori, e queste in particolare sono abbandonate a sé stesse, senza il supporto di mense per il pranzo per i bambini dell’infanzia, come l’assenza di spazi per attività all’aperto, per non parlare dell’argomento riguardante l’assistenza scolastica, in cui nel capitolato d’appalto è stato abbassato il monte ore degli assistenti scolastici e quindi mettendo a bilancio meno soldi per questa necessità. In pratica ora chi fa assistenza scolastica affiancando gli insegnanti di sostegno ha meno ore, penalizzando proprio le categorie più deboli. Potrebbero sembrare chiacchiere da bar e discorsi superficiali, da vile aggressione politica, come qualche rappresentante della maggioranza ogni tanto insinua sui social, ma qui si parla del disagio dei più deboli, del futuro dei nostri bambini, e il sindaco con l’assessore competente devono farsene carico. Noi di Fondi in Azione lo ripetiamo, siamo a disposizione per trovare una soluzione, a ogni livello politico, perché l’istruzione è il fondamento per la società, questo aldilà di ogni steccato politico” conclude il comunicato.

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