Viabilità

Fiumicino, diario di un automobilista imbottigliato (ogni giorno) nel traffico

8 novembre 2024 | 18:44
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Fiumicino, diario di un automobilista imbottigliato (ogni giorno) nel traffico

Viabilità in tilt all’ora di punta, code chilometriche anche per percorrere brevi tratti: ecco perché i residenti sono esasperati

Fiumicino, 7 novembre 2024 – Sono le 18 del pomeriggio, magari c’è chi è riuscito a staccare un po’ prima da lavoro e cerca di arrivare a casa il prima possibile e chi invece ancora ce ne vuole per staccare, ma sempre a casa deve arrivare. C’è anche chi deve semplicemente spostarsi in città per vari motivi, alcuni potrebbero essere urgenti, altri no. Ma il risultato è sempre lo stesso: se a Fiumicino non resti imbottigliato nel traffico non è la normalità.

Si perché la normalità di un cittadino, ormai, è diventata quella di metterci un’eternità anche solo per fare pochi chilometri: ogni pomeriggio la viabilità va in tilt. Passano le giornate e le cose non sembrano migliorare, anzi. Chi viene da Roma deve affrontare una vera e propria Odissea, soprattutto nel tratto “infernale” che parte dall’aeroporto di Fiumicino e prosegue in direzione Ostia. I maggiori rallentamenti si registrano, infatti, sul viadotto dell’Aeroporto e su tutta via dell’Aeroporto, indipendentemente se si debba prendere lo svincolo per Isola Sacra o proseguire dritto. E se si prova a scendere verso il Ponte 2 Giugno imboccando la Portuense? Peggio che mai… tutto bloccato anche lì perché in molti cercano di provare questa alternativa, ma il risultato è sempre lo stesso: code interminabili.

Sono tanti i residenti che lamentano da tempo il problema e che si chiedono come sia possibile veder peggiorare la situazione giorno per giorno: “Mezz’ora per fare solo 5 chilometri“, segnalano automobilisti bloccati per l’ennesima volta nel traffico. “Fiumicino è diventata invivibile”, “Pensate il caos quando arrivano le festività natalizie”. Si tratta di un grande disagio, questo, vissuto purtroppo quotidianamente. Sembra non finire mai… ma ad essere finita è la pazienza degli automobilisti.