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“La vasta operazione contro la criminalità attuata dalla Questura di Roma è la conferma di un fenomeno che sta assumendo ormai proporzioni inquietanti a Roma e nel Lazio. Come ho già avuto modo di dire e come dimostravano in modo eloquente i dati del nostro Osservatorio sulla Sicurezza, esiste un serio problema di penetrazione delle diverse mafie nel Lazio. Un problema di sicurezza reale e urgente, di fronte al quale le istituzioni hanno il dovere di fare fronte comune. Ho già chiesto la convocazione di un Consiglio regionale straordinario che ponga al centro del dibattito il tema e che contribuisca a definire una strategia di risposta.
Per quanto riguarda il sequestro effettuato (di un centro diagnostico a Roma, ndr), abbiamo già avviato tutte le procedure cautelari che prevedono la sospensione dell’accreditamento del centro diagnostico coinvolto nella vicenda, in vista di un provvedimento dell’autorità giudiziaria.
E’ giunto il momento di dare il giusto peso alle cose. La vera priorità nell’ambito della sicurezza dei cittadini è quella del crimine organizzato, che agisce come un vero e proprio virus e penetra in profondità nel tessuto socioeconomico. La rapidità nella risposta e il rafforzamento dei controlli da parte delle istituzioni tutte rappresentano i migliori anticorpi per fermarne la diffusione. Il Lazio chiude le porte a ogni forma di criminalità .”