Beni culturali, Municipio di Ostia contrario all’accorpamento della soprintendenza con Roma

11 dicembre 2008 | 01:43
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Beni culturali, Municipio di Ostia contrario all’accorpamento della soprintendenza con Roma

Paltoni: Separazione necessaria per conservare e valorizzare il patrimonio archeologico

Il Faro on line – “No all’accorpamento della Soprintendenza per i Beni archeologici di Ostia, con quella romana”.
Parere negativo, da parte del XIII Municipio alle voci che si rincorrono in questi giorni e che danno per imminente la decisione, da parte del ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi. Con una lettera inviata al titolare del dicastero, il presidente della commissione decentramento e consigliere del parlamentino lidense, Alessandro Paltoni, chiede chiarimenti in merito.
“Chiedo formalmente – scrive Paltoni – di confermare questa Soprintendenza, avviando, al contrario, un suo concreto potenziamento, necessario per conservare e sempre meglio valorizzare lo straordinario patrimonio archeologico di Ostia e Fiumicino. In questi ultimi anni sempre più sofferente per un’oggettiva riduzione degli investimenti”. Il consigliere del Pd Paltoni ribadisce in proposito, “l’importanza dei reperti archeologici che sono sotto la tutela della Soprintendenza di Ostia” e allo stesso tempo “mi permetto di far presente la tristezza e il senso di abbandono che ci colpisce quando noi qui di Ostia vediamo i nostri Scavi sempre più in sofferenza”.
Il presidente della commissione decentramento si sofferma poi anche sulle recenti vicissitudini che hanno visto protagonista l’Alitalia, mettendo in crisi anche i territori di Ostia e Fiumicino. “Una crisi – afferma Paltoni – che colpisce in particolare i giovani del territorio, molti dei quali hanno fatto esperienza proprio nel settore del turismo. Ed ecco perché è necessaria una risposta pronta ed efficace, una risposta positiva alla volontà di dare un impulso al turismo culturale del litorale romano”.
Anche il presidente del XIII municipio, Giacomo Vizzani è convinto che “L’idea di accentrare la Soprintendenza di Ostia a quella romana, non è una buona scelta”. “Questo – afferma  – anche in considerazione che l’attuale amministrazione comunale, vede proprio in questo territorio, una opportunità di sviluppo socio-economico non indifferente. Appare ancora di più la necessità che la Soprintendenza rimanga dov’è anzi, andrebbe potenziata per dare maggiori risposte per far finalmente decollare la conoscenza mondiale dei siti stessi”.