Diverse abitazioni allagate e cantieri navali danneggiati. In azione Vigili del fuoco, protezione civile e croce rossa
Il Faro on line – Notte di paura e apprensione alla foce del fiume dove centinaia di famiglie, tra Ostia e Fiumicino, temevano per le loro abitazioni. Nonostante i danni non siano stati pochi, il Tevere è riuscito a reggere la piena grazie anche alle condizioni meteo finalmente favorevoli. Condizioni che hanno permesso all’acqua di defluire verso il mare, anche se al limite della portata del fiume.
Al centro Catalani, adibito ad unità di crisi, erano presenti in stato di massima allerta, i vigili del fuoco, con due mezzi di soccorso e un mezzo anfibio proveniente da Grosseto, i volontari della Croce Rossa, che hanno svolto periodiche ronde di controllo, aiutando quanti si sono trovati in difficoltà e i volontari della protezione civile. A pattugliare le case evacuate c’erano invece carabinieri, polizioti e agenti della municipale.
Il Passo della Sentinella, dove la situazione era più critica, i danni maggiori sono arrivati dal canale che passa per via Costalunga, che ha allagato le case di via Cima Spessa, costringendo alcuni abitanti all’evacuazione, come spiega la signora Luigina: “Ho acqua in casa da ieri. Stiamo tentando di raccoglierla con una pompa, ma senza risultato. Qui viviamo già in condizioni critiche, ma con queste piogge torrenziali, la situazione diventa insostenibileâ€.
Il Comune ha predisposto delle camere in alcuni alberghi per gli abitanti della zona, ma la paura di atti di sciacallaggio, già avvenuti in passato, rende difficile lo spostamento da casa. “Manderò solo i miei figli a dormire fuori. – spiega la signora Carla – Io resto qui per difendere la mia casa, non voglio essere derubata ancoraâ€.
La situazione che si presenta invece su via Monte Cengio, sede di molti cantieri navali è surreale: il fiume ha raggiunto le banchine, coprendo anche i piazzali, come racconta uno dei proprietari del cantiere “Artigialnauticaâ€, il signor Porcelli: “Il fiume ha cominciato a salire già da ieri, ora però ci ritroviamo immersi nel fiume, tanto che abbiamo difficoltà a raggiungere gli uffici. Fortunatamente, in previsione di questo, le barche sono state messe preventivamente in sicurezzaâ€. Il ponte Due Giugno è stato chiuso nella tarda serata, per evitare possibili incidenti, poiché anche lì, l’acqua ha superato i livelli di guardia. Attorno agli argini, una piccola folla di curiosi, pronti a scattare foto per ricordare un evento storico, che fortunatamente, non lascerà vittime dietro di sé. Mentre i soccorsi lavorano senza sosta per tenere la situazione sotto controllo, a notte fonda, la paura sembra aver lasciato il posto alla speranza che tutto si risolva senza drammatiche conseguenze.
Stefania Carlucci