Capodanno, sequestrate 20 tonnellate di “botti”

22 dicembre 2008 | 15:27
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Capodanno, sequestrate 20 tonnellate di “botti”

Il carico era destinato al litorale romano. Individuata dalla Finanza la società importatrice con sede legale in Pomezia

Il Faro on line – Significativo sequestro di fuochi d’artificio eseguito dai militari del Comando Provinciale di Roma: 20 tonnellate di artifici pirotecnici provenienti dalla Cina, pari a quasi 200.000 pezzi, pronti per essere immessi sul mercato romano per i festeggiamenti della notte di San Silvestro, sono stati ritirati in quanto non in regola con le vigenti norme di sicurezza.
Con l’approssimarsi delle festività, le fiamme gialle hanno intensificato l’azione di contrasto alla contraffazione ed i controlli finalizzati ad accertare la natura dei prodotti presenti sul mercato e la loro rispondenza agli standard di sicurezza vigenti nel nostro Paese.
Alla fine di novembre, è stata individuata una partita di artifici pirotecnici posti in vendita sul litorale romano, importati dalla Cina, sulle cui confezioni erano riportati gli estremi dei provvedimenti ministeriali legittimanti la libera vendita.
Sembrava trattarsi di prodotti legali, ma i successivi accertamenti hanno consentito di appurare che gli stessi non avevano mai ottenuto le necessarie autorizzazioni alla immissione in commercio.
Le indagini hanno permesso di risalire alla società importatrice, con sede legale in Pomezia e con un deposito nei pressi di Viterbo. E’ scattato, pertanto, il blitz dei baschi verdi del II Gruppo Roma, coordinati dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica capitolina, Francesca Loy, che hanno eseguito un accesso nei locali della citata azienda per verificare la natura dei fuochi stoccati nei magazzini. Sono stati individuati oltre trenta tra depositi e casematte interrate stipati di artifici pirotecnici, pronti per essere immessi sul mercato. La quantificazione delle giacenze ha richiesto oltre una giornata di lavoro, tanta era la merce presente nel deposito.
Alla fine, i finanzieri hanno sequestrato circa 200.000 giochi pirici illegali, pari a 20 tonnellate di peso. Particolarmente insidioso il sistema di frode architettato dai responsabili: i prodotti recavano delle targhette riportanti gli estremi del provvedimento ministeriale legittimante la “libera vendita”, pur risultando gli artifici totalmente differenti dai prototipi autorizzati in Italia. Il responsabile della società è stato denunciato a piede libero per frode in commercio e commercio illegale di materiale esplodente, mentre la merce, dopo gli accertamenti del caso, verrà distrutta.