Servizi sociali, al via il progetto di studio delle famiglie assistite

29 dicembre 2008 | 15:28
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Servizi sociali, al via il progetto di studio delle famiglie assistite

Ostia – Costituita una commissione territoriale di consultazione

Il Faro on line – “Le situazioni di vita delle famiglie e dei minori residenti nel territorio del municipio XIII, con particolare attenzione al rischio sociale dalle condizioni deviati dei minori”.
E’ questo il titolo della seconda fase della ricerca portata avanti dal piano regolatore sociale che, in proposito, nei giorni scorsi, ha proposto di costituire una commissione territoriale di consultazione. Un progetto importante questo dell’Osservatorio sociale 13 e il modello scelto è quello della “ricerca-consultazione”, per comprendere i fenomeni e selezionare gli approfondimenti successivi, utili per meglio dirigere le indagini e quindi i risultati per migliorare la qualità degli intervento sociali e quindi la vita delle famiglie del XIII municipio.
“E’ importante conoscere e approfondire le realtà del territorio – afferma l’assessore ai servizi sociale del XIII municipio, Lodovico Pace – in questo modo possiamo contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono un disagio, intervenendo nel modo migliore. Questo è il nostro obiettivo primario e inoltre – conclude l’assessore Pace – coinvolgendo le numerose associazioni e cooperative ma anche le scuole, è possibile conoscere altre situazioni oltre quelle già osservate dai nostri servizi sociali”. La ricerca infatti, mira all’individuazione delle situazioni di vita delle famiglie che risiedono nel territorio, famiglie a rischio sociale e soprattutto minori in condizioni “devianti”. Per fare questo, sono stati ideati due piani: il primo tende ad individuare gli eventuali tratti comuni presenti nelle biografie familiari dei nuclei dei quali si occupa il servizio sociale del municipio. Il secondo tende invece a cogliere la dimensione reale delle singole esigenze degli stessi nuclei. Ed è proprio dal risultato di questi due piani che nasce la possibilità di rintracciare i fenomeni a rischio e cogliere, allo stesso tempo, le potenzialità per poter prevenire il disagio. Cinque le fasi predisposte per portare avanti il progetto: la prima è “l’indagine pilota” alla quale prendono parte gli operatori del servizio sociale, le cooperative e lo stesso osservatorio. Lo scopo è quello di comprendere le singole situazioni delle famiglie prese in carico dai servizi sociali del municipio per poi passare all’individuazione delle fasi successive. La fase 2 o “indagine estensiva” vede quali attori primari, l’osservatorio, il campione di famiglie individuate, le scuole e altre agenzie del territorio. Per questa fase sarà necessario usufruire di un questionario compilato dagli stessi nuclei familiari. La fase 3 o “reporting” vede invece quali attori principali l’osservatorio, le posizioni operative, dirigenti e rappresentanti politici, cooperative e l’assemblea del piano regolatore sociale. Saranno questi attori ad analizzare i dati e modelli interpretativi. La fase 4 è quella della “comunicazione”. I protagonisti saranno ancora gli operatori del servizio sociale, le cooperative, l’osservatorio, i soggetti del territorio e le agenzie sensibili. Gli strumenti di questa fase saranno incontri, convegni, pubblicazione di rapporti, attraverso libri, siti e cd. Particolarmente importante il contenuto di questa fase che vede la diffusione e l’apertura al confronto con il territorio sui risultati della ricerca. L’ultima fase, la 5, è quella della pianificazione che vedrà protagonisti le posizioni operative, i dirigenti e i rappresentanti politici. Da questa fase, partirà lo sviluppo di azioni e/o interventi ritenuti necessari dai soggetti interessati.