‘Nettuno è per tradizione multiculturale e condanna ogni violenza’

4 febbraio 2009 | 18:02
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‘Nettuno è per tradizione multiculturale e condanna ogni violenza’

Nel corso del Consiglio comunale, solidarietà del sindaco Chiavetta all’indiano vittima dell’aggressione

Il Faro on line – A termine dell’assise di ieri pomeriggio, il consiglio comunale ha espresso all’unanimità solidarietà a Navtej Singh, l’indiano vittima di aggressione presso la stazione ferro-viaria di Nettuno, impegnandosi a costituirsi parte civile qualora venga istituito un processo per l’episodio di violenza. Nel documento conclusivo approvato all’unanimità si legge che il consiglio delibera di istituire un tavolo di coordinamento con le Forze di Polizia per fronteggiare situazioni di illegalità che necessitino della predisposizione straordinaria di azioni di contrasto congiunte e di ripristinare un tavolo tecnico operativo di sicurezza per coordinare gli interventi più urgenti e le eventuali emergenze, come ‘sede permanente di confronto, discussione e proposta sui problemi le-gati alla sicurezza’ per affrontare in un’ottica partecipata, non solo emergenziale, la promozione di una cultura della sicurezza con l’apporto dei cittadini e il coinvolgimento dei centri di competenze espressi dalla società civile.
“Saluto i membri della comunità indiana, presenti oggi in aula: ricordo che questo consiglio comu-nale è anche il vostro, della vostra città, e oggi più che mai. Mi spiace invece notare che i giornalisti dei media nazionali, al contrario di quelli locali, sono già andati via: in questi giorni la città è stata sottoposta a un linciaggio mediatico, Nettuno viene ricordata solo quando si cerca di ‘sbattere il mostro in prima pagina’, nonostante gli sforzi quotidiani di tutti i suoi cittadini. L’episodio di Net-tuno è in realtà un campanello d’allarme per l’intera società italiana, così come ha ammonito il Pre-sidente della Repubblica Giorgio Napolitano: la violenza va condannata in tutte le sue forme, a prio-ri dell’etichetta che gli si vuol dare”.
Queste le parole del sindaco Alessio Chiavetta che ha ribadito la necessità di avviare una seria ana-lisi. “Prima di tutto bisogna garantire la sicurezza e il controllo sul territorio: è impossibile che la presenza delle forze dell’ordine sia così limitata in un territorio tanto ampio che va da Nettuno fino a Tor San Lorenzo, senza considerare il fatto che durante l’estate la popolazione locale raddoppia se non triplica, mentre gli effettivi in divisa rimangono gli stessi. Inoltre si devono creare nuovi centri culturali e di aggregazione, come i progetti del teatro e del Giopark di Sandalo ai quali abbiamo da-to nuovo impulso e che costituiranno poli attrattivi per i nostri giovani. La nostra città è ricca di as-sociazioni che fanno cultura nel senso più ampio, altri che si occupano dell’ambito sociale e altri ancora che comunque offrono punti di aggregazione, come ad esempio i gruppi sportivi per i quali abbiamo deciso di revocare la richiesta di canone”.
“Gli immigrati – ha continuato Chiavetta – sono ben integrati nel territorio, la maggior parte di loro lavora nel settore edile, agricolo e florovivaistico, nel quale sono impegnati in particolare proprio gli indiani. La comunità indiana non solo fa parte della nostra città, ma sta contribuendo ad abbellir-la: proprio i sikh si prenderanno cura delle aiuole che ornano la pista ciclabile, con una forma di a-dozione riconosciuta dal Comune. Nettuno è una città di mare, aperta al Mediterraneo e accogliente proprio per la sua stessa natura; ogni nettunese che si reputi tale deve rifiutare la dicitura di ‘razzi-sta’. Ringrazio i Carabinieri, i quali hanno assicurato alla giustizia i colpevoli di tale insano gesto; ricordo che quei ragazzi, con quello che consideravano solo un modo per concludere la serata, si sono rovinati la vita. Concludo il mio intervento condannando nuovamente la violenza, qualunque essa sia e contro chiunque sia rivolta”.