Indiano bruciato, i fermati si accusano a vicenda

5 febbraio 2009 | 00:07
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Indiano bruciato, i fermati si accusano a vicenda

Nettuno – Il Pm, alla luce delle contraddizioni, starebbe valutando la possibilità di sottoporre ad un confronto anche il minorenne

Il Faro on line – Negano le accuse e si rimpallano le responsabilità dell’aggressione e del fuoco appiccato al cittadino indiano Sing Navte, i due giovani di Nettuno, Francesco B., 29 anni, e Gianluca C., di 19, interrogati oggi dal Gip di Velletri Roberto Nespeca in sede di
esame della richiesta della convalida dei loro fermi.
Il Pm Giuseppe Strangio, alla luce delle contraddizioni emerse nelle versioni date dai giovani, starebbe valutando la possibilità di sottoporre ad un confronto Bruno, Cerreto e il minorenne Samuele F. Il gip di Velletri si è riservato di decidere in merito alla convalida del fermo e alla contestuale emissione di una misura cautelare nei confronti dei due ragazzi maggiorenni accusati di aver aggredito e dato fuoco domenica mattina un indiano alla stazione ferroviaria di Nettuno. Ciò all’esito degli interrogatori di garanzia che si sono tenuti nel carcere di Velletri dove i due sono detenuti e che sono durati circa due ore complessivamente. Il gip dovrà ora pronunciarsi sulle istanze del pm di Velletri, Giuseppe Strangio, titolare dell’inchiesta. A quanto si è appreso, nel corso dell’interrogatorio i due ragazzi si sarebbero reciprocamente scaricati le responsabilità in merito all’aggressione. Proprio anche per fare chiarezza sulla vicenda, a quanto si è appreso, il pm sarebbe intenzionato a fare un confronto tra i due ragazzi ed anche il minorenne coinvolto nella vicenda. Anche quest’ultimo, nel corso dell’interrogatorio davanti al gip del tribunale dei minorenni, avrebbe infatti negato una sua eventuale responsabilità nell’aggressione.

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