Anzio, ancora bufera sulla questione del porto

21 febbraio 2009 | 01:39
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Anzio, ancora bufera sulla questione del porto

Bernardone: “Istituire una Commissione speciale”. Luigi D’Arpino: “Il consigliere non conosce i progetti”

Il Faro on line – “Occorre istituire immediatamente la commissione speciale sul porto, elaborare una proposta programmatica alternativa condivisa dall’intera città che elimini tutte le criticità del progetto della Capo d’Anzio, e accettare la disponibilità della Regione che assicura ad Anzio la rapida approvazione di un progetto realizzabile attraverso un accordo di programma”. Lo dice il consigliere comunale del Partito democratico di Anzio Ivano Bernardone, che ha scritto la relazione consultabile anche su www.dlazio.it. “Sono certo che il sindaco Bruschini – aggiunge Bernardone – cui credo non manchi senso di responsabilità, comprenda la necessità di un percorso nuovo rinunciando al contenzioso istituzionale. Se la logica della contrapposizione politica dovesse prevalere, per togliere il porto da questo pantano, credo non resti altro da fare che disegnare un porto alternativo e proporlo ai cittadini con un referendum. La posizione assunta dalla Regione – continua – conferma e fa emergere con chiarezza i nodi del progetto della Capo d’Anzio, come la mancata tutela dell’area archeologica, dell’assetto urbanistico, storico e socio economico della città, i probabili danni all’assetto complessivo del litorale.  Secondo l’esponente del Pd “il progetto della Capo d’Anzio non prevede alcuna soluzione per i problemi di accessibilità all’infrastruttura, nessuna certezza sulla programmazione economica e finanziaria dell’opera e c’è una evidente difformità rispetto alle leggi di riferimento”.
Immediata la replica di Luigi D’Arpino, presidente di Capo d’Anzio che afferma: “Il consigliere Bernardone da poco eletto nel consiglio comunale di Anzio evidentemente non conosce bene i risvolti della democrazia e quindi progetti sui quali si sta lavorando da 10 anni è pensabile che siano a lui e solo a lui poco noti continua con bizzarre dichiarazioni a parlare di commissioni speciali e di nuovi elaborati di progetto quando un’intera città è stata ormai interessata da questo progetto da 10 anni e quando per ben due volte i cittadini di Anzio hanno permesso alle giunte che lo portavano nel programma elettorale di vincere le elezioni con il 70 per cento. La posizione che lui dice assunta dalla Regione – aggiunge – è una posizione difficile da giustificare dalla regione stessa, che prima inserisce questo progetto nel proprio piano di coordinamento dei porti e poi lo boccia. Le dichiarazioni degli ambientalisti di Nettuno, della Provincia di Latina, dell’Ente Parco del Circeo,
di Sabaudia, sono tutte impegnate in questi giorni a demolire il porto di Anzio ma hanno taciuto in altri momenti e così continueranno a fare quando i progetti sono stati presentati da coloro che avevano stretti rapporti con il centrosinistra. Marrazzo il presidente della Regione Lazio, che personalmente io spero ancora per poco, ha trovato bene di approvare la costruzione della turbogas di Aprilia dei cui impatti ambientali e di salute sarà tutto da discutere ed è riuscito, a suo dire, a creare difficoltà al progetto del nuovo porto di Anzio limitando fortemente la rinascita economica del sistema portuale della nostra città”.