‘Porto di Anzio, valutiamo il progetto eliminando le criticità manifestate’

24 febbraio 2009 | 18:00
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‘Porto di Anzio, valutiamo il progetto eliminando le criticità manifestate’

Il gruppo consiliare del Pd invita il sindaco a convocare un Consiglio straordinario

Il Faro on line – “Il Partito Democratico di Anzio intende superare l’attuale clima di contrapposizione perché, per dare avvio ad una grande opera infrastrutturale, occorre individuare soluzioni condivise e non trincerarsi in inutili polemiche che rischiano di confondere l’opinione pubblica”. E’ quanto è scritto in un ordine del giorno presentato all’unanimità dal Gruppo consiliare del Partito democratico di Anzio. “Per superare una fase di muro contro muro – si legge  – è opportuno che, da parte del Comune di Anzio e della Regione Lazio, ci sia un percorso giuridico e progettuale concordato e condiviso, che garantisca alla città un’infrastruttura realizzabile in cui ci sia certezza sui tempi di esecuzione e in cui siano sciolti i nodi del progetto della Capo d’Anzio”. L’ordine del giorno “impegna quindi il Sindaco e la Giunta a formulare un percorso idoneo e condiviso con la Regione Lazio, in cui le parti stipulano un crono-programma delle attività, concordano le opportune modifiche per sanare i vizi procedurali ed amministrativi, e procedono con i lavori di ammodernamento, valorizzazione e potenziamento dell’attuale porto”. Il Gruppo consigliare impegna Sindaco e Giunta alla convocazione di un Consiglio comunale straordinario “per valutare il progetto discusso in Conferenza dei servizi, eliminando le criticità manifestate, e verificando la possibilità di elaborare un documento unitario del Consiglio Comunale con il quale riavviare un confronto costruttivo con la Regione”. “Il Pd di Anzio – si legge ancora nel comunicato – al di là degli attacchi anche personali che sta subendo in questi giorni, ha sempre lavorato per favorire il dialogo, con l’obiettivo di promuovere per la città un’opera in cui ci sia certezza di realizzazione ed in cui sia garantita la tutela dell’area archeologica, dell’assetto urbanistico, storico e socio economico della città, evitando danni – conclude – all’assetto complessivo del litorale”.