Antenna telefonica a Cerenova, ancora polemiche

29 marzo 2009 | 22:01
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Antenna telefonica a Cerenova, ancora polemiche

Cerveteri – Rifondazione comunista critica la nuova installazione. E non solo…

Il Faro on line – La questione dell’installazione dell’antenna radiomobile al piazzale della stazione di Cerenova continua a sucitare polemiche. “Ancora una volta – afferma Massimo Saltamerenda, membro del Direttivo del Circolo di Cerveteri del Partito della Rifondazione Comunista, vediamo un quadro sociale abbastanza ricco di contraddizioni  e ci rivela la sconcertante condizione in cui versano alcune soggettività politiche che “operano” sul territorio. Un primo immediato livello di contraddizioni che è riferito alla presenza antiestetica, ingombrante, inquinante e invasiva delle “antenne” sui  nostri beni comuni, nei nostri cieli e nelle nostre case che è legata allo sfruttamento del territorio da parte del mercato e dal rapporto che alcuni di noi hanno instaurato con questo tipo di tecnologia. L’assurdo della vicenda è che chi fa un uso smodato del telefonino se ne va in giro allegro e contento continuando a  inviare e ricevere sms, msm, video e fotografie, mentre le vere vittime di tutta questa storia sono gli strati della popolazione che non si avvalgono affatto dei “servizi” offerti dalle compagnie telefoniche, vuoi perché usano con  intelligenza il mezzo, vuoi perché indotti dalle magre condizioni economiche in cui versano i nostri portafogli.
Altra contraddizione è che mentre l’ennesima antenna che verrà montata a causa della legge Gasparri sul nostro territorio, rispetto alle altre installate alle spalle dei cittadini, è quella che permetterà un entrata alle casse comunali che sarà utilizzata per effettuare il monitoraggio partecipativo richiesto dall’art. 6 del regolamento e quindi credo per il controllo indiretto delle emissioni provenienti anche dall’altra antenna presente al di la della ferrovia, quelle già installate in passato su tutto il territorio, continueranno ad arricchire le tasche delle compagnie telefoniche e dei singoli privati proprietari immobiliari”.