Pomezia, sigilli a oltre 400 immobili

1 aprile 2009 | 15:20
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Pomezia, sigilli a oltre 400 immobili

Sedici i costruttori denunciati e sei tra funzionari e dirigenti comunali segnalati all’autorità giudiziaria per abuso d’ufficio

Il Faro on line – Quattrocentoventuno unità immobiliari per complessivi 30.000 metri quadrati di superficie e per un valore totale di circa 90 milioni di euro sono stati sequestrati dalla guardia di finanza di Pomezia. Sedici i costruttori denunciati per violazione alla normativa in materia edilizia e 6 tra funzionari e dirigenti comunali segnalati all’autorità giudiziaria per abuso d’ufficio. È la conclusione dell’operazione “Mattone pulito” messa a segno dalle fiamme gialle del comando provinciale di Roma – avviata nel gennaio 2008 a seguito di complesse attività d’investigazione ed un costante monitoraggio della attività imprenditoriali nel settore delle costruzioni sul litorale romano, e precisamente nel comune di Pomezia. L’attività segnalata trae origine da un’autonoma
attività info-investigativa condotta dai militari della compagnia di Pomezia nei confronti di una società operante nel settore delle costruzioni, già nota alle fiamme gialle pometine in quanto alcuni appartenenti alla compagine sociale della stessa risultavano coinvolti in altro procedimento penale per violazioni di natura penale-tributaria. La società, nel 2005, aveva ottenuto una concessione edilizia per la realizzazione di un fabbricato con destinazione “a servizi” in Pomezia, via Laurentina, ma in luogo d quanto autorizzato i responsabili dell’impresa si proponevano, illecitamente, di realizzare appartamenti da porre in vendita quali civili abitazioni.
In esito ai primi accertamenti la Procura della Repubblica di Velletri, nella persona del sostituto procuratore Giuseppe Travaglino, disponeva più mirate indagini, che evidenziavano che gli interessati effettivamente avevano realizzato degli appartamenti e che tali unità immobiliari venivano proposte in vendita a terzi soggetti con destinazione “civile abitazione”, a mezzo pubblicità su periodici locali, inserzioni internet e cartellonistica apposta nei pressi del fabbricato in questione. Le risultanze delle predette attività consentivano l’emissione da parte del competente giudice per le indagini preliminari di Velletri di un decreto di sequestro preventivo dell’immobile in argomento. Successivamente, al fine di verificare se l’illecita condotta della società fosse stata posta in essere anche da altre imprese edilizie con le stesse modalità, i Finanzieri provvedevano ad acquisire i permessi a costruire già rilasciati dal comune di Pomezia a far data dall’anno 2003, riferiti a strutture ricettive – residence. L’esame comparato degli elementi così acquisiti e i riscontri effettuati dalle Fiamme Gialle consentivano di accertare, per taluni degli immobili, irregolarità nell’iter per il rilascio delle concessioni edilizie, nonché difformità nella realizzazione dei fabbricati.
Tali evidenze portavano l’autorità giudiziaria a disporre il sequestro preventivo degli immobili e la denuncia dei legali rappresentanti delle società proprietarie degli stessi, di funzionari del settore edilizio del comune di Pomezia, nonché di terzi soggetti coinvolti a vario titolo nell’illecita attività.
Gli elementi informativi acquisiti durante l’attività di polizia giudiziaria sono ora al vaglio dei militari della Guardia di Finanza per la valutazione dei profili penali tributari conseguenti dall’indebita percezione di elementi positivi di reddito non dichiarati dalle diverse società coinvolte.
L’attività delle Fiamme Gialle si inquadra nel più ampio contesto operativo relativo all’intensificazione dell’attività di polizia economico-finanziaria a tutela del buon andamento della pubblica amministrazione disposta dal Comandante Provinciale di Roma.