‘Abusi edilizi a Pomezia, accertare responsabilità ed omissioni’

2 aprile 2009 | 01:40
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‘Abusi edilizi a Pomezia, accertare responsabilità ed omissioni’

L’intervento di Legambiente e Fareambiente: ‘Come è possibile che nessuno si sia accorto di nulla?’

Il Faro on line – “Da Pomezia giungono di nuovo numeri impressionanti in materia di abusi edilizi nella nostra regione. Ora ci auguriamo che in tempi rapidi si giunga all’accertamento definitivo delle responsabilità nei confronti degli autori degli abusi e si compiano tutti gli atti dovuti per portare all’abbattimento degli immobili e al ripristino dello stato dei luoghi”. Lo dichiara Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, in merito al sequestro da parte della Guardia di Finanza di 421 unità immobiliari con presunti abusi edilizi.
“Ci congratuliamo con la guardia di finanza del Comando provinciale di Roma e gli uomini delle fiamme gialle della Compagnia di Pomezia, che, su mandato della procura della Repubblica di Velletri, stanno portando a termine una vasta indagine sul territorio pometino per garantire il ripristino della legalità. Questa vicenda è un ulteriore prova, qualora servisse, che non si può cedere alla ‘deregulation’ che ipotizzava il ‘Piano Casa’ del Governo. – sottolinea Parlati – Se si verificano casi di abusivismo così eclatanti oggi, che per poter edificare è necessario rispettare le regole previste per ottenere il rilascio del permesso a costruire, chiediamoci cosa potrebbe accadere nel caso tale permesso non fosse più necessario e fosse sostituito da una semplice dichiarazione di inizio attività“.

Sull’argomento interviene anche Piergiorgio Benvenuti, presidente regionale del Lazio del Movimento Ecologista Europeo – Fare Ambiente che si domanda: “Come è possibile che nessuno si era accorto, recentemente, della realizzazione di un intero paese in località  Riano, fra le vie Flaminia e Tiberina, con 117 edifici costruiti su 16 lottizzazioni abusive per una superficie pari a 131 ettari, oggetto di un maxi sequestro effettuato dal Comando Provinciale di Roma del Corpo forestale dello Stato. Come è possibile che nel Comune di Pomezia si costruiscono 421 unità immobiliari con presunti abusi edilizi, senza che nessuno interviene immediatamente”.
“Ora è il momento di accertare responsabilità ed omissioni – prosegue – E’ necessario ringraziare l’operato della guardia di finanza, ma ci si chiede come possono essere realizzati abusi edilizi di ampie proporzioni e scempi di carattere ambientale, fra l’indifferenza di chi dovrebbe controllare. Mi chiedo – conclude Benvenuti – dove erano coloro che amministrano tali territori, dove sono i controlli del territorio da parte degli Enti locali preposti, se poi non vengono rilevati abusi di tale vasta rilevanza. Come Fare Ambiente chiediamo agli organi competenti, se nel territorio del Comune di Pomezia sono altresì state  positivamente valutate concessioni edilizie all’interno della macchia mediterranea, a ridosso di fossi o di aree a valenza archeologica”.