‘Che fine ha fatto il cavalcavia di Statua?’

18 aprile 2009 | 15:15
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‘Che fine ha fatto il cavalcavia di Statua?’

Cerveteri – Il sindaco Ciogli sollecita la Regione Lazio

Il Faro on line – “Abbiamo appurato che la pratica per la costruzione del cavalcavia al bivio tra l’Aurelia e la Doganale in località Statua è fermo alla Regione Lazio. Abbiamo già interessato della spinosa vicenda l’assessorato regionale ai Lavori pubblici auspicando una maggiore sensibilità su una problematica che riguarda la sicurezza degli automobilisti”. Parole incisive sono giunte dal sindaco Gino Ciogli che ha annunciato come l’amministrazione comunale di Cerveteri intenda appurare dove sia finito il progetto che nel 2003 aveva ottenuto il via libera definitivo dalla Conferenza di servizi.
“E’ innegabile che l’attivazione del semaforo al bivio di Statua – ha proseguito Ciogli – pur creando rallentamenti, ha assicurato una maggiore sicurezza alla circolazione, però la costruzione del cavalcavia risolverebbe in modo permanente l’annosa questione. La storia di questo progetto è molto contorta. In passato è stato predisposto un progetto generale e risolutivo della attuale situazione viaria che consisteva nella realizzazione, lato mare, di una variante all’attuale sedime della statale Aurelia mediante la costruzione di una viabilità locale che permettesse il miglioramento delle condizioni di accessibilità alla Doganale. L’importo stimato delle opere ammontava, all’epoca, a 8.500.000 euro e per l’intervento, era stato concordato con la Regione Lazio un finanziamento congiunto. In sostanza, la Regione Lazio erogava 1.500.000 euro e l’Anas 7.000.000 di euro. La progettazione delle opere in questione, a livello sia preliminare che definitivo, fu redatta su incarico conferito direttamente dalla Regione Lazio. Il 10 luglio del 2003 si è tenuta in Regione la Conferenza di Servizi, sul progetto definitivo, alla quale il Compartimento Anas ha partecipato esprimendo, in qualità di gestore della via Aurelia, il proprio preliminare assenso alla realizzazione dell’opera in argomento. Ci sono stati poi altri passaggi burocratici nel 2004 e 2005, fino alla predisposizione della delibera di autorizzazione a sottoscrivere l’Accordo di Programma, da sottoporre alla Giunta regionale. Tale autorizzazione, da allora ad oggi, non risulta ancora deliberata. L’Anas ha inviato alcune lettere di richiesta di informazioni in merito ma dalla Regione Lazio non sono pervenute risposte. A questo punto, insieme all’assessore ai lavori pubblici Antonio Cavicchia, andremo personalmente a bussare alla porta della Regione Lazio per scoprire come far ripartire l’iter”.