Successo per la mostra d’arte di Aurora Bonafede e Paolo Caruana

23 maggio 2009 | 21:20
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Successo per la mostra d’arte di Aurora Bonafede e Paolo Caruana

Cerveteri – “Faccia a faccia, volti nuovi e sconoasciuti”

Il Faro on line – Grande successo per l’anteprima della mostra d’arte contemporanea degli artisti Aurora Bonafede e Paolo Caruana intitolata “Faccia a Faccia – volti nuovi e sconosciuti”. In una location di tutto rispetto qual è quella del complesso Case Grifoni di Cerveteri i due artisti si sono cimentati in un’ avventura originale mettendo a confronto le opere di due personalità differenti che sono riuscite a creare un sottile punto d’incontro e di riflessione tra l’opera e l’interlocutore. “Sono veramente felice che la nostra città ospiterà questa eccezionale esposizione – ha dichiarato l’assessore alla cultura del comune di Cerveteri, Alessio Pascucci – in particolare perché lo straordinario complesso Case grifoni, che sta diventando uno dei fulcri delle attività del territorio, ancora una volta, ha avuto l’occasione di offrire al pubblico una bellissima iniziativa artistica. Ringrazio gli artisti Aurora Bonafede e Paolo Caruana e tutti i curatori della mostra”. 

I due artisti sembrano essere le facce di un’unica medaglia, differenti eppure complementari. Aurora Bonafede  infatti,  ha già al suo attivo esperienze espositive. Grazie al suo bagaglio culturale ed agli studi accademici con grande naturalezza si è messa in gioco proponendo ritratti, sapientemente curati, facendosi guidare dall’affetto che la lega ai volti rappresentati. Si esprime attraverso la tecnica del polimaterico utilizzando ed accostando i colori ad olio, agli acrilici e alla resina materiali che è difficile far coesistere ma, grazie ad una costante opera di sperimentazione la  nostra pittrice è riuscita a dar vita ad opere di grande impatto artistico. Non da meno è Paolo Caruana, alla sua prima esperienza espositiva. Lui proprio ad essere ingabbiato in tre aggettivi non ci sta. E’ lui stesso a definirsi uno spirito libero.

 Il giovane artista, infatti, nonostante non abbia al suo attivo percorsi istituzionali nel settore, con grande naturalezza, e libero da vincoli e sovrastrutture culturali artistiche, è riuscito ad imprimere alle sue opere, raffiguranti volti noti, sguardi   espressivi che lasciano cogliere la sottile percezione di uno stato d’animo profondo. E se la tecnica utilizzata da Paolo è più tradizionale Aurora infonde ai suoi volti sconosciuti quel tocco in più, giocando con la tecnica a rilievo. Pennellata dopo pennellata, infatti, i personaggi raffigurati sembrano avvicinarsi delicatamente ai passanti di turno che si ritrovano ad essere non più passeggeri distratti bensì, osservatori attenti di  sguardi ed espressioni che inevitabilmente sono amici di tutti noi e ci accompagnano nel vivere quotidiano. Il progetto, nato sei mesi fa, è  stato frutto di ricerche, confronti elaborazioni e rielaborazioni che lo hanno di volta in volta arricchito di piccoli particolari fino a dargli una originale identità.

Diretto e immediato il filo conduttore delle opere di Paolo, celate da un velo di anonimato quelle di Aurora. Volti noti come quelli di Marylin Monroe e Al Pacino, Obama,  in contrapposizione con i volti e le espressioni della quotidianità. Personaggi lontani, irraggiungibili a confronto con i volti sconosciuti che come in una sorta di specchio riflettono sguardi e stati d’animo nei quali è  facile riconoscersi. Interessante il mega pannello, di 2 mt x 2mt,  composto da 180 foto di volti noti e volti sconosciuti che se visto da lontano altro non è che la riproduzione di un occhio. La ricerca dell’attenzione, del guardare dentro e fuori il contesto che ci circonda.  Ecco quindi che si crea un feeling che trasporta l’anonimo interlocutore a riconoscersi protagonista. Riconoscersi per avvicinarsi ed entrare  in simbiosi con l’opera d’arte, sembra proprio questo il punto focale d’intersezione perseguito dai nostri artisti per dar vita ad una esperienza nuova vista come un’opportunità per creare spunti di riflessione profonda in grado di rapire, anche se per un breve attimo, l’attenzione del visitatore e liberarlo dalla gabbia stereotipata di una vita che sempre più ti ammalia e ti ingabbia a vivere secondo schemi predefiniti. Vivere l’arte è una sorta di avventura. Un viaggio senza confini inseguendo un orizzonte fatto di colori ed emozioni allo stato puro. E’ perdersi per ritrovarsi con se stessi ad esprimere le calde tonalità dell’anima e le ombre che hanno eclissato il sorriso.

Avvicinarsi all’arte è un po’ come evadere dalla materialità che ci circonda per dar spazio alla vera essenza umana che è spirito libero in evoluzione. E’ fotografare attimi e stati d’animo che riempiranno le pagine immaginarie dell’anima. Pagine tristi e allegre che ci accompagneranno negli anni con quel pizzico di positività in più che ci darà la forza di mettere un punto e andare avanti assaporando fino in fondo i minuti, le ore ed i giorni che riempiranno di emozioni gli anni della nostra vita. Dopotutto la vita altro non è che un quadro poliedrico che si tinge dei colori del vissuto di ognuno di noi. Siamo quotidianamente chiamati a scendere in campo e a sfoderare il coraggio nell’unico gioco che ci è dato giocare: vivere.

Felicia Caggianelli