Un viaggio extrasensoriale tra le cose buone a tavola: la poesia in cucina
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Un ‘piccolo’ ristorante sulla Nettunense, una ‘grande’ esperienza per il palato
Il Faro on line – Cominciamo col dire che Lello Giacalone e Giancarlo Greco (nella foto) – titolari de Il Melograno – non sono due ristoratori qualsiasi; sono due sognatori, due appassionati di viaggi; e perché no, a loro modo, due poeti. Che hanno deciso di mettere in tavola tutte le proprie passioni e condividerle con chi ha la fortuna – è il caso di dirlo – di scegliere il loro locale per andare a mangiare. Eh si, perché di questo si tratta, ma nel loro caso più che di ‘mangiare’ forse sarebbe più giusto parlare di ‘esperienza sensoriale’.
“Usiamo come distillato l’esperienza di una vita – racconta Lello – e portiamo a tavola i sapori italiani come quelli sudamericani, o quelli del mondo anglosasssone’. In una continua sorpresa – piacevole, molto piacevole – per il palato. ‘Esisti perché c’è un cliente – prosegue Lello – e questo per noi è un dogma. Chi entra a Il Melograno è e deve essere protagonista, e con lui i sapori che sceglierà sulla tavola. Troppi ristoratori vedono i clienti come un peso, e mancano di attenzione nei loro riguardi. Ma è sbagliato. Non è detto che un cliente debba per forza spendere tanto denaro e nemmeno tanto tempo, per essere considerato. Ognuno ha le proprie esigenze, che vanno assecondate”. Proprio tutti? “Chiunque abbia buon gusto…”
Eh già , perché il viaggio extrasensoriale che si fa a Il Melograno non è da tutti. Piatti particolari che rimandano al nostro dna e fanno riaffiorare ricordi ancestrali: il pesce – ottimo – con accanto la frutta a spezzare i sapori, a rincorrere le sensazioni, a provocare emozioni, a creare contrasto. Tutto questo in un piatto?!? Sì, tutto questo in un piatto. E poi in un altro, e un altro ancora.
E se si vuole andare sulla pasta, ecco allora un nuovo viaggio, quello nei sapori contadini di genuinità pura. Chiudi gli occhi mentre assapori un primo piatto, e immagini la nonna che nell’altra stanza ha appena tirato la sfoglia col mattarello. E non vai nemmeno molto lontano dal vero, perché la sfoglia è stata tirata davvero a mano e con i migliori ingredienti. Non c’è la nonna, ma i suoi insegnamenti sì.
Appena arrivi, in un ambiente accogliente, raffinato, di gusto (con sale interne e un ampio cortile esterno), vieni subito ‘spiazzato’ da un cocktail di benvenuto. Inutile dire che non è un cocktail qualsiasi, ma è a base di Guava. E’ un frutto sudamericano, molto diffuso da quelle parti quasi quanto il caffè da noi. E la mescolanza con le bollicine del prosecco ne fa un gusto da provare. Diciamoci la verità , a un certo punto ti senti un po’ come un naufrago in un’isola meravigliosa che torna alle radici, tra pesci azzurri e frutti esotici. Con la differenza che qui te li servono già pronti e non devi combattere con le zanzare. Per dirla scomodando Giacomo Leopardi, “e naufragar m’è dolce in questo mare’.
Igiene, pulizia, accuratezza anche nella presentazione dei piatti, ti fanno sentire coccolato. Non esiste il ‘vino della casa’. Puoi scegliere tra ottimi vini anche a prezzi molto contenuti, ma sulla qualità non si transige.
Insomma, andare a Il Melograno è una di quelle esperienze da fare (e da ripetere), tanto più se ti trovi nei paraggi. Nei piatti c’è un’eleganza selvaggia, che ti cattura. Come dicevamo, è un viaggio: vale molto più di quel che pensi, costa molto meno di ciò che credi.
Per prenotare: 06.9845485 – 345.4095963
Via Nettunense, 61/a – Chiuso il lunedì
A proposito: se decidete di provare a fare questa esperienza, non dimenticate di nominare Il Faro on line. Avrete il 10% di sconto!
Dai un’occhiata al locale…
“E la Natura ebbe cura di infondere un pizzico di sapore e di bontà “
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